«La Sextner ha fatto bene a sfruttare le Tre Cime»

L’assessore auronzano al Turismo, Anna Vecellio, è lungi dal pensare allo scippo «Un privato che investe ha tutto il diritto di usare quel nome per il marketing»

AURONZO. La reazione delle istituzioni auronzane all'intenzione della società impiantistica Sextner Dolomiten della val Pusteria di modificare il proprio nome in Tre Cime sono nel complesso assolutamente pacate.

Il giorno dopo è caratterizzato sì da un pizzico di disappunto, ma non c’è nessun isterismo e resta l'intenzione di collaborare in maniera proficua per il bene del territorio.

«Le Tre Cime sono il simbolo delle Dolomiti in tutto il mondo», rammenta il vicesindaco Anna Vecellio, che ricopre anche la carica di assessore al Turismo, «è lecito dunque attendersi tale scelta, soprattutto se a prenderla è un privato che lavora investendo parecchi soldi nel turismo. Esistono tante imprese, soprattutto turistiche, anche sul nostro territorio che hanno inserito le Tre Cime nel proprio nome. Si tratta di un segno identificativo molto forte che segue una strategia di marketing ben precisa. Tutto questo per confermare che non c'è da stupirsi dell'iniziativa degli imprenditori della vicina Pusteria che, a mio avviso, con questa scelta hanno sposato una visione strategica in materia di marketing turistico lungimirante perché, oggi più di ieri, grazie alla elevazione a patrimonio dell'umanità dall'Unesco, le Tre Cime sono uno dei simboli maggiormente conosciuti e riconducibili ad un determinato territorio di tutto il mondo».

L'analisi di Anna Vecellio allarga gli orizzonti aprendo le porte a future collaborazioni senza timori di concorrenza.

«La concorrenza, se fatta in termini leciti, è positiva per tutti. Sotto questo aspetto, a livello personale, non nutro alcun fastidio. Anzi, la concorrenza arricchisce le potenzialità di un territorio chiamato a fare sempre meglio il proprio lavoro. Ribadisco che la scelta di inserire nel proprio nome le Tre Cime è una soluzione lungimirante, cosa che noi ad Auronzo abbiamo fatto diverso tempo fa. Il turismo, più di qualsiasi altro settore, ha bisogno del gioco di squadra, perchè da soli non si va da nessuna parte», aggiunge il vicesindaco e assessore al Turismo di Auronzo, «da questo punto di vista è fondamentale la giusta sinergia tra istituzioni e privati, da attuare attraverso progetti a medio e lungo termine che abbiano un obiettivo ben definito. Mi dispiace registrare come in passato sul territorio cadorino non si sia colta l'importanza strategica del ruolo delle Tre Cime nella promozione turistica. Era un'opportunità che andava perseguita, e invece è sfuggita; ma ciò non toglie che si possa tornare a parlarne, memori anche delle iniziative portate avanti da altri».

Una tiratina d'orecchie ai concittadini auronzani arriva infine dagli assessori Lorenzo De Martin e Dario Vecellio.

«Quanto accaduto in val Pusteria deve svegliarci dal torpore in cui viviamo», dicono all’unisono, «perché poi non serve a niente lamentarci che gli altri arrivano sempre primi e fanno le cose meglio».

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