La sala rossa del Campidoglio per le nozze di uno zoldano

Enrico Cordella (già assessore dell’ex Comune di Zoldo Alto) su delega della sindaca Raggi ha unito il “paesano” Martini con la romana Fabrizia Peris

Val di Zoldo

Matrimonio zoldano nella sala rossa del Campidoglio, a Roma. Su delega della sindaca Virginia Raggi, l’ex assessore del vecchio Comune di Zoldo Alto, Max Enrico Cordella, ha unito infatti in matrimonio il suo “compaesano” Mauro Martini (di Pecol, per la precisione, ma oggi residente nella capitale in quanto dipendente della Fao) e Fabrizia Peris.

Per il matrimonio dallo Zoldano è scesa nella capitale una piccola spedizione composta dai genitori di Mauro, Serenella e Livio, dalla sorella Paola, da vari parenti e da diversi amici capeggiati appunto da Max Enrico Cordella. Ha fatto da cornice all’evento la suggestiva sala rossa del Campidoglio.

«E’ stata una bella cerimonia», dice Cordella, «molto sentita dagli sposi che hanno apprezzato la presenza dei tanti amici di Mauro venuti appositamente da Zoldo. Gli sposi erano emozionati».

La sala rossa ha fatto poi colpo. «Siamo rimasti impressionati dalla bellezza della sala rossa», continua Cordella, «che si trova in una splendida posizione dietro l’altare della Patria. Una cosa è vedere le cose in foto, un’altra è farlo di persona. Si resta attoniti».

A fine cerimonia Cordella ha fatto gli auguri agli sposi e ha lodato le bellezze romane, «che possono essere paragonate, senza falsa modestia», ha detto, «alle bellezze naturali delle Dolomiti. Dopo la celebrazione ci siamo recati sui colli romani, in una ex casa colonica ristrutturata a ristorante e con un parco stupefacente. Abbiamo fatto onore ad un buffet all’americana eccellente. Abbiamo anche fatto un mini-gemellaggio con un gruppo di romani. Ma non è finita: nei giorni seguenti abbiamo approfittato della trasferta per ammirare le bellezze artistiche e storiche di Roma». —

Mario Agostini

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