La rotatoria diventa pista ma la protesta sta finendo

A Busche il Movimento 9 dicembre organizza una esibizione di tricicli Stasera riunione al presidio di Portogruaro per decidere se andare avanti o no
Di Gigi Sosso

BELLUNO. La rotatoria come un circuito. Il movimento 9 dicembre di Busche l’aveva annunciata e l’ha fatta: un’esibizione di slider heroes. Sono quei diabolici tricicli acrobatici, che in provincia si erano visti solo un paio di altre volte in tutto. Una molto spettacolare in Nevegal, ma per una gara. Stavolta sono arrivati fino a Busche dalla Marca e hanno reso più movimentata e colorata un’altra domenica di protesta dei Forconi. Blocchi temporanei del traffico obbligatori, per evitare di dover dare improvvisamente una precedenza o addirittura di andare a sbattere.

Nel Feltrino, la manifestazione potrebbe anche essere agli sgoccioli: stasera, alle 21, una riunione generale al presidio di Portogruaro. Utile a capire se sarà il caso di andare avanti o smettere: «Non dovessero saltare fuori delle idee nuove, sarebbe inevitabile fermarsi qui, dopo più di due settimane», allarga le braccia Elvis Ferraresso, «detto questo, sottolineo che la nostra non è una protesta di disoccupati, semmai di lavoratori o di imprenditori e mi pare sia una differenza sostanziale».

Una buone idea quale potrebbe essere? Cosa potrebbe spingere il movimento a non andare in vacanza: «Ne dico una: il 31 a Roma per una specie di veglione di San Silvestro. Ad ogni modo, aspetto di confrontarmi con gli altri presidi. Noi siamo partiti con qualche giorno di ritardo, in confronto a Longarone, ma siamo disposti a concludere in anticipo questa esperienza. Non anticipo niente, però può essere arrivato il momento buono, a meno che non succeda qualcosa. Noi qui eravamo in quindici, ma vorremmo essere chissà quanti in più».

Non sembra esserci questo grande coordinamento tra Busche e Longarone. E questo malgrado i telefonini cellulari sempre carichi. Non si parlano molto, se «non sono a conoscenza di questa riunione», garantisce Sisto Giustina dal parcheggio del negozio Fercas, «vedremo d’informarci presto e agire di conseguenza, nel frattempo abbiamo passato un’altra giornata di blocchi temporanei da pochi minuti».

Le presenze sono sempre più o meno quelle e anche la simpatia dei passanti, che sopportano abbastanza tranquillamente qualche disagio: «Ieri abbiamo potuto aprire i panettoni ed è sempre bello verificare che la gente ci vuole bene, spingendosi anche a lasciare delle offerte in denaro».

Qui l’idea sarebbe quella d’interrompere la protesta alla vigilia di Natale per riprenderla il giorno dopo e arrivare perlomeno fino a Capodanno. La stanchezza sta cominciando a farsi sentire e Giustina racconta di aver perso qualcosa come sei chili di peso corporeo in due settimane (la bilancia non racconta mai bugie), ma almeno per il momento non si molla.

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