La replica di Dolomitibus all’autista: «Mascherine consegnate ogni giorno»
belluno
Dolomitibus replica, a muso duro, a quanto dichiarato sul nostro giornale da uno dei suoi autisti, Aurelio Arena, un palermitano che ha lavorato con l’azienda dal 2 settembre scorso, con contratto a tempo determinato fino al 30 agosto. Lo fa «a tutela del buon nome di Dolomitibus e dei suoi lavoratori».
«Il signor Aurelio Arena è stato assunto con contratto a tempo determinato a far data dal 2 settembre 2019 con scadenza al 31 agosto 2020 indicata nel contratto stesso da lui sottoscritto per accettazione. Il contratto a tempo determinato è un contratto di lavoro subordinato, nel quale è prevista una durata predeterminata, attraverso l’indicazione di un termine preciso, da lui accettato e sottoscritto».
E qui la prima contestazione alle parole di Arena: «L’azienda smentisce categoricamente di aver promesso un passaggio a tempo indeterminato; prova ne è l’aver stipulato, nello stesso periodo, diversi contratti a tempo determinato per gestire l’incremento temporaneo, significativo e non programmabile, del servizio ordinario, a differenza di altri periodi nei quali sono state effettuate decine di assunzioni a tempo indeterminato per necessità ordinarie del servizio».
Nessuna promessa, quindi, di cui ha parlato Arena. Altro critica dell’autista, relativa al Covid 19 e alle protezione individuali degli autisti.
«Per quanto riguarda l’emergenza epidemiologica Covid-19, Dolomiti Bus ha diligentemente ottemperato a tutte le prescrizioni dei DPCM nonché delle ordinanze regionali. Tra le altre, i conducenti, sono stati adeguatamente istruiti sui contenuti delle normative in vigore, sono stati idoneamente protetti inibendo l’apertura della porta anteriore e l’accesso dall’interno dei passeggeri al posto guida con apposita catena e pittogramma di divieto di passaggio».
Per quanto riguarda le mascherine e il loro mancato utilizzo (sempre secondo le dichiarazioni dell’autista di Palermo) «teniamo a puntualizzare che, pur senza obbligo, l’azienda ha sempre fornito quotidianamente ai conducenti 2 mascherine e, finché c’era l’obbligo dell’utilizzo, anche un paio di guanti. I dispositivi di protezione individuale vengono consegnati insieme al turno giornaliero e il ritiro è comprovato dalla firma dei conducenti sull’apposito modulo. Lo stesso Arena ha sempre firmato il ritiro». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi