La Radiologia raggiunge quota 84 mila esami effettuati in un anno

FELTRE. Aumenta il numero di esami effettuati nel reparto di Radiologia, dotato di strumenti di ultima generazione e di una Tac fra le più performanti di tutto il Veneto.
A fornire i dati, unitamente alla descrizione delle varie attrezzature e al loro funzionamento, sono stati il primario Riccardo Berletti e il collega Enrico Alberioli mercoledì sera quando si è presentata al pubblico la “nuova Radiologia”, inaugurata lo scorso 6 dicembre, in un tour virtuale nell’ambito della serie di incontri “I mercoledì della salute”.
In riferimento ai dati 2018, il primario Berletti ha confermato un numero di accertamenti complessivi pari a 84 mila, scorporati fra 49 mila radiografie, 12 mila Tac, 4.500 risonanze (con la prospettiva di incrementare il numero quando arriverà la nuova macchina per la risonanza magnetica ad alta definizione, senza più trasferte a Belluno da parte dei pazienti feltrini), 11 mila ecografie e 7.600 mammografie.
Per l’équipe di Radiologia erano presenti alla serata i medici Miriam De Dea, Elena Fabbro e Angela Rusalem.
Ma è spettato a Enrico Alberioli illustrare il funzionamento degli strumenti ed evidenziare l’aumento di accertamenti fra il 2017 e il 2018, complici le nuove dotazioni del servizio, che sono passati dai 10617 di due anni fa, di cui 3903 in urgenza, agli 11974 dell’anno scorso di cui 4450 in urgenza.
Si è molto curata la logistica del servizio, organizzata mettendo al centro la persona assistita che, attraverso sistemi informatici, come un totem all’ingresso e schermi di chiamata, e iconografici (percorsi colorati e simboli), viene guidata all’interno del reparto con percorsi intuitivi e facilitati, peraltro con un sistema eliminacode.
Oltre alla Tac già funzionante dal 2016, all’ortopantomografo e agli ecotomografi già attivi, sono stati installati, oltre agli ecografi, un sistema polifunzionale Multiton, 2 sistemi radiologici e un mammografo, tutti di ultima generazione e top di gamma.
Per radiologia si è investito, anche con il contributo consistente di Cariverona, quasi un milione e novecentomila euro. —
Laura Milano
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