La Polar verso i 10 milioni di fatturato

L’imprenditore Elvio Reolon, soddisfatto dei risultati ottenuti alla Silmo di Parigi, si prepara a nuove sfide nel mondo
BELLUNO. Da vero imprenditore glob trotter dell’occhiale, Elvio Reolon, presidente della Polar, non ha fatto in tempo a chiudere lo stand del Silmo a Parigi (6-9 ottobre) che è ripartito per Dubai (17-19 ottobre).


Ma sono imminenti anche gli appuntamenti del workshop di Miami (23 e 24 ottobre) e poi la fiera di Hong Kong (dall’8 al 10 novembre). «Sì sono un imprenditore con la valigia in mano, sempre pronto a fare chilometri per portare i nostri occhiali in giro per il mondo. Perché il mercato è ormai globale e va conquistato, metro dopo metro, dinanzi ad una concorrenza sempre più agguerrita».


Il Silmo ha portato numeri importanti. «In effetti abbiamo avuto un ottimo riscontro, ed il successo non arriva mai per caso, ma è il frutto del grande impegno quotidiano, di anni di lavoro e di ricerca costante, ottenuto anche grazie al mio giovane e dinamico staff che ormai comprende, fra dipendenti ed indotto, una cinquantina di persone. Insomma, in un momento di così grande trasformazione, credo che l’occhiale a Belluno sia rappresentato, e bene, anche da realtà come la nostra».


Quali sono state le novità del Silmo?


«Abbiamo presentato le nostre nuove Polarized premium lenses, un’evoluzione con nuovo filtro polarizzante con uno strato antigraffio, resistenti all’acqua ed all’olio, con protezione da raggi Uva, Ubc e Uvc. Le lenti polarizzate sono sempre state una prerogativa dei nostri occhiali da sole, un cavallo di battaglia su cui facciamo ricerca costantemente. Si tratta di lenti che, grazie alla loro struttura, eliminano la luce riflessa, causa di abbagliamento e riverberi. Così si ha una visione limpida, con un buon contrasto chiaro/scuro, ideale per il tempo libero ma anche per lo sport».


Altre novità?


«Abbiamo proposto gli occhiali con il clip-on magnetico anche per i teen agers. L’aggiuntivo con la calamita, ovvero quella speciale mascherina da sole che si può applicare sulla montatura da vista, ha già avuto un grande successo nella versione per adulti. Per i bambini ovviamente abbiamo misure più piccole della montatura, ma soprattutto tanti colori che aiutano i più giovani a superare quello che a volte diventa un trauma, come la necessità di indossare occhiali da vista. Usiamo materiali innovativi, come l’Ultem, che possono essere lavorati con spessori sempre più sottili, cosicché il clip-on, una volta indossato, non si nota più, sembra un normale occhiale da sole».


A Parigi è stato presentato il nuovo modello Polar Switch, occhiale con le lenti interscambiabili a seconda dell’intensità della luce; e poi la linea Antico Cadore. «Un occhiale fatto a mano al 100% in Cadore, la patria dell’occhialeria, in acciaio medicale, leggero (7 grammi), confortevole, anallergico, in una decina di modelli, da sole e da vista. Un prodotto dell’eccellenza italiana, che recupera la tradizione degli artigiani di una volta e la sposa con la tecnologia più innovativa».


Un occhiale i cui modelli portano i nomi di monti e località dolomitici, come Lavaredo, Antelao, Misurina, Cortina, Civetta, Pelmo, Faloria. E Reolon ribadisce che la sua politica aziendale è quella di offrire un prodotto di qualità, ma a prezzi contenuti.


Come chiudete l’anno?


«Questo 2017 si sta rivelando per noi come un anno davvero eccezionale e pensiamo di poter raggiungere un obiettivo ambizioso, arrivare ad un fatturato prossimo ai dieci milioni di euro» .




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