La Misericordia: «Non rubiamo lavoro»

LONGARONE. «Il servizio a chiamata è regolato da una convenzione tra il comune di Longarone e la Misericordia con lo scopo di non lasciare le persone anziane, sole o con disabilità prive del trasporto per andare all'ambulatorio o in altre sedi, quindi non ha nulla a che fare con il servizio pubblico di trasporto urbano».
Con queste parole, il governatore della Fraternita di Misericordia di Longarone, Claudio Sacchet (nella foto), replica alla critiche del consigliere Celeste Levis. «Il servizio», prosegue Sacchet, «è nato a integrazione di quello già in atto e comunque in via sperimentale per qualche mese per monitorare le varie esigenze, su segnalazione dell'ufficio dei servizi sociali del comune. Si è scelto quindi di svolgerlo nelle giornate di lunedì e venerdì per via degli orari del distretto sanitario. Quest'anno una sola persona lo utilizza e per un solo giorno alla settimana».
A Sacchet non è andato giù l’affondo di Levis, quando si parla di posti di lavoro bruciati per “colpa” della Misericordia: «La Misericordia non ha mai preteso di sostituirsi a un servizio pubblico, perché non è un ambito che gli compete e perché il volontariato è regolato diversamente. Per quanto riguarda poi le “garanzie dei professionisti”, non è chiaro a cosa si riferisca Levis. I nostri volontari risultano formati per la movimentazione e il trasporto dei disabili, credo che la miglior garanzia per chi è in sofferenza è avere qualcuno che lo ascolta e non chi vuol fare cassetta e propaganda politica. Rispondendo alla frase di “rubare il lavoro alle persone qualificate” (detta dal consigliere Giancarlo Nicoli, ndr): rubare è sinonimo di sottrarre illegalmente qualcosa a qualcuno. Nessuno è prefett,o ma che la Misericordia abbia rubato qualcosa a qualcuno mi pare troppo grossa. Dov'erano questi “mercanti” nei decenni scorsi? Si sono accorti solo adesso dei bisogni della gente? Consigliere Levis, nel 2009 lei ha partecipato a due incontri con la nostra associazione e già allora venivano segnalati alcuni problemi del trasporto di anziani e malati».
«Se valga davvero la pena questo servizio», continua l’attacco di Sacchet, «valutando costi e benefici credo non ci siano dubbi, dal momento che i nostri volontari prestano il loro servizio in forma totalmente gratuita, dopo adeguata formazione e con un alto livello di qualità, riconosciuto e apprezzato da anni da parte di tutti. E poi i nostri autoveicoli sono assicurati quanto e forse meglio di quelli delle ditte private di trasporto locale, così come sono assicurati coloro che trasportiamo. Caro Levis, perché noi dobbiamo fare come a Castellavazzo, dal momento che Castellavazzo sta facendo come noi? Dobbiamo sempre distinguere che il nostro è un servizio sociale, perché è stato detto che non avremmo le "carte in regola"? Se si parla di fare i taxisti è giusto, ma noi non siamo questo, siamo un servizio di trasporto e di accompagnamento solidale. Rispettiamo le opinioni di tutti, ma non capiamo questo accanimento nei nostri confronti».
«Infine gradirei sapere perché la Misericordia non è stata invitata all'incontro e ringraziare per il supporto l'amministrazione comunale, l'area sociale del Comune e ovviamente tutti i nostri volontari per il loro prezioso aiuto».
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