La Lav già sul piede di guerra «Ci diano subito chiarimenti»

COMELICO. La Lav di Belluno non ci sta e sulla morte di Claretta annuncia battaglia. «La dinamica è quantomeno sospetta», tuona la responsabile Kelly Callegher in una nota, «chiediamo chiarimenti. Com’è possibile che un animale sottoposto ad intervento veterinario il 14 marzo muoia il giorno successivo? E poi perché la notizia della morte di Claretta è stata divulgata con sette giorni di ritardo?».
La Lav di Belluno ricorda come Claretta era diventata il simbolo di un rapporto diverso tra animali selvatici ed esseri umani, basato su empatia ed accoglienza. «Per Claretta si profilava un futuro migliore dei 2189 suoi simili uccisi dai cacciatori in provincia di Belluno. Era stata accudita da un’intera comunità che le aveva anche dedicato un comitato», si legge ancora, «considerando che migliaia di persone in tutta Italia si erano affezionate alla storia di Claretta e che, secondo la legge, la cerva rappresenta un patrimonio dello Stato, ora è necessario che le istituzioni diano una spiegazione chiara di quanto accaduto. Per questo chiediamo che il corpo dell’animale sia affidato subito all’istituto zooprofilattico e sottoposto ad autopsia allo scopo di verificare se la morte non sia conseguenza di responsabilità umane». La Lav di Belluno avanza qualche dubbio anche sull’operato del centro di Sedico della polizia provinciale in cui Claretta era ospitata: «Il dubbio è se la struttura fosse o meno adeguata per il recupero della cerva, visto che normalmente non viene utilizzato per la cura degli animali selvatici». Alla richiesta di chiarimenti firmata dalla Lav di Belluno si unisce in coro il comitato pro Claretta nato in Comelico su iniziativa di Roberto Pizzavini: «È un momento di dolore, per questo motivo mi riservo di approfondire quanto accaduto nei prossimi giorni con l’ausilio di professionisti competenti in materia. Claretta è vittima di un sistema che presenta parecchie lacune. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per ottenere chiarezza in questa vicenda». Dubbi infine vengono avanzati anche dalle associazioni animaliste del Comelico: «Un nostro rappresentante era stato da Claretta il 12 marzo e l’animale, a parte la ferita alla zampa, non presentava problemi particolari. Il 17 siamo tornati a Sedico ma di Claretta non vi era traccia. Abbiamo chiesto informazioni ma nessuno è stato in grado di darci una risposta». (dierre)
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