La fucina del fabbro “Faoret” rivivrà al casel San Filippo

Fonzaso - Gli eredi hanno donato le attrezzature al Comune per raccontare la storia dell’officina Nell’ex latteria turnaria saranno conservate le testimonianze anche dell’arte casearia 
Laura Milano

L’iniziativa



La più antica officina di fabbro di Fonzaso sarà consegnata alla memoria storica del paese e ulteriormente valorizzata al vecchio casel San Filippo, ristrutturato di recente dal Comune.

La volontà dell’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Slongo è infatti quella di creare nello storico edificio una sorta di museo etnografico che raccolga le testimonianze manifatturiere e casearie proprie del territorio fonzasino. Una volontà che si è incrociata con quella degli eredi dell’officina Faoret, Pietro e Giuseppe Pagnussat, che hanno ceduto i pezzi della storica collezione, dal maglio alla forgia e tutti gli altri strumenti per battere e lavorare il ferro, a condizione che non sia alienata o spostata fuori Fonzaso.

La collezione di attrezzature della officina di fabbro che ha origini antiche – risalenti all’Ottocento con interventi successivi per potenziare e rendere più funzionali gli strumenti per la forgiatura – consta di vari pezzi. Ovvero di un maglio a balestra, un trapano a colonna piatto reversibile in morsa, una mola smeriglio doppia, una ventola per fucina, due alberi di trasmissione con cinghie per i vari macchinari, un macchinario per la produzione del gas per saldatura a carburo e acqua, una saldatrice, varie sagome in ferro e cartone e una serie di tabelle di sicurezza in lamiera.

I volontari del paese hanno già provveduto a collocare il materiale al casel San Filippo di proprietà comunale dopo la demolizione della casa della famiglia Pagnussat e lo smantellamento della fucina. Il gesto della donazione, si evidenzia dalla giunta Slongo, «risulta meritevole di interesse e vantaggioso per l’amministrazione comunale, dal momento che può consentire un arricchimento culturale per la comunità e che è frutto di spirito di liberalità, non essendo vincolato ad alcuna controprestazione in favore del soggetto donante se non la clausola che, per nessun motivo, i macchinari possano essere spostati dal territorio del comune di Fonzaso, e la richiesta che, al momento della messa a disposizione del pubblico delle attrezzature, venga esposta una targa riportante la seguente dicitura “Materiale proveniente dall’officina Faoret dei signori Pietro e Giuseppe Pagnussat”».

Gli esterni del vecchio casel sono stati rinfrescati, si è provveduto alla sistemazione del tetto, si è consolidato il poggiolo al piano rialzato che presentava segni di cedimento e si dovrà mettere mano anche alla scala interna.

«Non so se riuscirò a concludere il mio mandato da sindaco con l’inaugurazione di questo piccolo museo etnografico che racchiude le storiche specificità del nostro territorio, dall’attività casearia a quella del fabbro», dice Giorgio Slongo. «Spero comunque di poter consegnare in eredità questo progetto che in buona parte è già avviato e che dà giusto valore e riconoscimento ai nostri cittadini che hanno a cuore il loro paese. Non posso non ringraziare il volontariato che si è adoperato sia per la mediazione rispetto alle donazioni, che per il reperimento di preziose testimonianze storiche, come l’aula con banchi e cattedra degli anni Trenta trovata negli scantinati della scuola, e il trasporto dei pezzi». —





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