La Fondazione Angelini festeggia i trent’anni tra studi e conferenze

La direttrice Ester Cason illustra le iniziative in calendario nel 2021 Massaro: «Importante ruolo di crescita della cultura di montagna» 

l’anniversario

La Fondazione Giovanni Angelini compie trent’anni. Si tratta di un anniversario significativo anche per il Comune di Belluno, che per statuto della Fondazione vede il sindaco del comune capoluogo presidente della stessa.

«Si celebra quest’anno un’importante ricorrenza», commenta il sindaco Jacopo Massaro, «il trentennale della Fondazione Angelini che in questi anni ha lavorato per la creazione, la crescita e la diffusione della cultura della montagna sotto tutti i suoi aspetti, da quello ambientale a quello culturale e identitario. I risultati di questa attività sono sotto gli occhi di tutti: da un lato, c’è un risvolto locale, ossia l’aver mantenuto e coltivato il rapporto con il mondo della ricerca e dell’università, aspetto ancor più importante per un territorio periferico come la montagna; dall’altro, c’è stata una grande capacità di esportare la cultura della montagna e il sapersi relazionare con essa, e di promuovere l’identità e la cultura montana anche a livello internazionale. La Fondazione Angelini è una colonna portante del nostro territorio», prosegue Massaro nel suo intervento che celebra il trentennale della Fondazione, «ed è un’istituzione alla quale siamo molto legati; anche in anni di grandi difficoltà – basti pensare a quelli segnati dalla tempesta Vaia o questo lungo periodo di emergenza Covid – è riuscita a lavorare molto e bene. L’augurio è quindi quello di proseguire lo splendido lavoro fatto finora ancora per tanti anni, e il Comune di Belluno sarà sempre al suo fianco».

Nonostante l’emergenza sanitaria ancora in atto, la Fondazione Angelini sta lavorando ad un ricco calendario di appuntamenti che sarà presto ufficializzato: «Nel corso del 2021 celebreremo l’anniversario con diversi appuntamenti, alcuni dei quali saranno ospitati nella città di Belluno», annuncia Ester Cason Angelini, direttrice della Fondazione. «Abbiamo già in calendario un’iniziativa a fine giugno a Palazzo Fulcis per presentare gli esiti del progetto sugli scultori Valentino e Caterina Panciera Besarel, con la presentazione di filmati e di una webApp. Il 18 settembre si terrà poi un convegno dedicato al centenario della nascita di Giovan Battista Pellegrini, che vedrà radunati allievi e linguisti di fama europea occupati nei diversi ambiti di ricerca in cui lo studioso si è cimentato pubblicando quasi 1000 contributi; non va dimenticato poi come si debba proprio a Pellegrini lo studio etimologico che identifica la città di Belluno come “Beldunum”, rocca/città splendente. Ci saranno infine altre iniziative, ai primi di settembre, durante le quali verranno esposti gli esiti delle ricerche su “La Montagna Viva, dalla tempesta Vaia a nuove opportunità di sviluppo”, “Le ferite del paesaggio montano, dalla Grande Guerra a Vaia” e il progetto di Medicina e Montagna». —

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