La Dumia vara la fattoria didattica a Feltre: «Puntiamo su famiglie e scuole»

Accreditamento regionale per la struttura con animali e piante dedicata all’educazione ambientale

Laura Milano
Da sinistra il direttore della cooperativa Manuel Noal con Federica Cesa e Matteo, uno dei lavoratori
Da sinistra il direttore della cooperativa Manuel Noal con Federica Cesa e Matteo, uno dei lavoratori

Da fattoria sociale a fattoria didattica accreditata e inserita nell’elenco regionale. La cooperativa Dumia ha aggiunto l’ultima “specializzazione” al ventaglio di offerte per l’inclusione e la protezione di soggetti svantaggiati, e ha già aperto ai visitatori il parco coltivato a ortaggi e alberi da frutto dove prosperano animali di varie specie. La prospettiva è quella di accogliere le scuole e le famiglie con bambini.

Le prove generali sono state già avviate nei mesi scorsi quando, nel pieno dell’estate, Dumia ha accolto una trentina di visitatori con educatori e accompagnatori, divisi in due gruppi. Poi ci sono stati anche i Grest estivi per altrettanti visitatori.

«L’idea è proprio quella di raggiungere famiglie e associazioni educative, dalle scuole ai centri estivi per favorire l’approccio delle nuove generazioni a ciò che è sostenibile che si intende sia sul piano economico, ecologico e sociale», spiega il direttore della coop, Manuel Noal. «L’accoppiata fra fattoria sociale e fattoria didattica serve per seguire la mission, quella per cui nessuno va lasciato indietro o solo. I ragazzi acquisiscono un’esperienza e trasmettono i saperi anche nella programmazione e nella gestione dell’attività, compresa l’attività didattica. I nostri ospiti, parte attiva del progetto, riescono a mettersi nei panni degli altri, tarando anche il linguaggio a seconda delle persone da contattare all’esterno e quelle che arrivano da noi. Come nel caso di bambini e ragazzi che già hanno conosciuto la nostra fattoria didattica, con età fra i cinque e i 15 anni. Abbiamo avuto riscontri molto importanti, anche fra ospiti con alle spalle tanto carcere e tanta disperazione che prima non si erano mai presi cura di qualcuno. L’esperienza della fattoria didattica ha fatto sì che dessero il meglio di sé».

Nella fattoria didattica si fanno anche allevamento e cura degli animali da cortile. Le galline ovaiole sono all’incirca 150 e convivono con anatre e germani reali.

I visitatori non possono che essere attratti dagli asinelli – due femmine con il cucciolo e il maschio – le pecore che vengono regolarmente tosate e i maiali che vivono pacificamente nella stiva ricavata sul sentiero che dalla struttura Dumia porta a quella delle Braite.

Un percorso ripulito e ripristinato dagli ospiti della comunità che lo hanno anche riqualificato con panchine per la sosta panoramica e un’arena naturale che era stata anche richiesta da gruppi teatrali.

Sempre in economia diretta sono state realizzate una stalla dove ricoverare asini e pecore da proteggere dalle razzìe dei lupi. La cura degli animali che richiedono attenzioni diversificate nelle varie fasi della giornata, è un’ottima strategia per favorire l’assunzione di responsabilità di ospiti e collaboratori con ripercussioni positive anche sulla cura per se stessi, si evidenzia dal direttivo della cooperativa.

Negli ultimi anni Dumia si è accreditata prima come orto biologico e ora come fattoria didattica. In collaborazione con la Coldiretti nell’ambito dell’Iaa (intervento assistito con animali) si è dunque completato il percorso alla formazione per gestire la fattoria didattica e per aprirla alle realtà, da quella scolastica a quella imprenditoriale di settore, che ha coinvolto direttamente Valentina Zancaner, mediatrice culturale e educatrice che si qualifica anche in questo ambito.

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