La discarica di Longhere ceduta agli industriali

TRICHIANA. Il Comune di Trichiana cede la gestione della discarica di Longhere al consorzio Cipa, che la amplierà della metà.
La decisione è stata assunta dal consiglio comunale all'unanimità e nasce dalle difficoltà che l'amministrazione sta incontrando nella gestione, che richiede un notevole sforzo operativo e grande attenzione. Il tutto non ripagato dalle entrate: «La nostra è una discarica di inerti, che riceve quasi esclusivamente gli scarti di lavorazione dell'Ideal standard», ha spiegato il sindaco, Giorgio Cavallet. Arriva anche qualche scarto da demolizione, ma a fine anno entrano nelle casse comunali appena un centinaio di migliaia di euro (103.000 nel 2012). Di questi, quasi 60 mila se ne vanno per le spese di gestione. C'è poi il grosso problema del post mortem: la discarica di Longhere ha capacità ancora per quattro o cinque anni al massimo, poi andrà chiusa. A quel punto serviranno tutta una serie di lavori per tutelare l'ambiente, il cui costo si aggira sui 250 mila euro. Troppi. Il Comune non li ha, non può fare mutui e neanche accantonando le rimanenze delle entrate si raggiungerebbe la cifra necessaria. A questo punto la soluzione più logica era quella di “disfarsi” della discarica, affidandola ad un soggetto terzo.
È stato individuato il consorzio Cipa, che rientra nell'associazione Industriali e si occupa proprio di problematiche di natura ambientale. «Il Cipa si assumerà tutti gli oneri della gestione della discarica», ha spiegato il sindaco, «e ha già ottenuto la disponibilità dei terreni per l'ampliamento». Necessario perché, come detto, fra quattro o cinque anni gli spazi della discarica saranno esauriti. Il Comune ha l'autorizzazione data dalla Regione per ampliare l'area di stoccaggio, la cederà al Cipa e la procedura sarà completata.
Nella convenzione che sarà firmata a giorni ci sono paletti precisi: «La discarica di Longhere rimarrà esclusivamente per il conferimento degli inerti», ha precisato Cavallet. «Per i residenti a Trichiana saranno previste tariffe agevolate (-8 per cento) e una percentuale delle entrate pari al 12 per cento andrà al Comune». Infine Cipa realizzerà una pesa, che tornerà utile al Comune per l'ecocentro. «Questa operazione è ben vista da Arpav e Regione», ha concluso il sindaco. «Il consorzio Cipa è garanzia di affidabilità». La decisione è stata approvata anche dalla minoranza: «È un buon accordo», ha sottolineato Fiorenza Da Canal. «Gestire una discarica è una grossa responsabilità, così il Comune si toglie dalla testa tanti pensieri». Nel consiglio di lunedì è stato anche approvato il consuntivo. Il bilancio 2012 si chiude con un avanzo di amministrazione di 115.400 euro. «Abbiamo usato molta cautela nelle spese», ha segnalato l'assessore Anna Reduce.
Maggiori entrate sono arrivate dai permessi a costruire e dal contributo Gse per la produzione di energia rinnovabile (perché ci sono nuovi pannelli fotovoltaici a Cavassico). Sono scese invece le entrate da sanzioni per violazione del codice della strada, e il Comune ha risparmiato qualche euro nelle spese di riscaldamento grazie alla centrale a biomasse installata a Sant'Antonio.
Alessia Forzin
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