La carica dei 500 alla “Bimbimbici” «Città più vivibile»

BELLUNO. Cinquecento bici: non sono bastate le merendine. L’edizione 2013 della “Bimbimbici” è stata un bel successo. Baciati da un sole quasi estivo, i partecipanti hanno messo il cavalletto contenti e anche un po’ abbronzati, in piazza dei Martiri. Dove non c’era un vero e proprio traguardo da tagliare, ma in qualche maniera bisognava arrivarci, anche per avere qualche regalino dall’organizzazione: il berrettino o la maglietta della manifestazione allestita dalla Federazione italiana Amici della bicicletta in 251 città, tra le quali 44 capoluoghi di provincia.
Il motto è “Insieme per una città più sicura e vivibile”, proprio quello che da tempo chiede il presidente bellunese degli Amici della Bicicletta, Bortolo Calligaro, sempre in groppa alla sua due ruote: «Siamo molto soddisfatti di come è andato questo evento. Per la sua buona riuscita, dobbiamo ringraziare i nonni vigili, che hanno garantito la viabilità, oltre alla trentina di nostri volontari, che si sono occupati di tutto il resto, facendo in modo che tutto andasse per il meglio e non ci fossero intoppi. L’unico contrattempo che possiamo denunciare, si fa per dire naturalmente è la mancanza di un numero sufficiente di merende, offerte molto gentilmente dal Mega. Purtroppo non potevamo immaginare di avere così tanti partecipanti e durante la sosta al parco san Lorenzo non abbiamo potuto accontentare tutti. Non esiste una vera iscrizione: chi vuole, prende il via di una passeggiata che ci permette di riprendere in mano una città, che diversamente rischia di isolare soprattutto i più piccoli».
Non basterebbe una pista ciclabile in più. Ci vorrebbe una viabilità diversa: «Penso a un progetto di trasformazione della viabilità attuale, che non è per niente facile, ma a mio avviso sarebbe necessario. Credo che in questo modo si vedrebbe molta più gente in giro in bicicletta, a cominciare proprio dai bambini, che invece in questo momento invece sono costretti a farsi scarrozzare dai genitori per qualunque loro esigenza e non c’è solo un problema per loro».
I guai peggiori riguardano i disabili: «Diciamo pure che la situazione è vergognosa per chi ha dei problemi di mobilità ed è costretto a cavarsela con la sedia a rotelle, piuttosto che con le stampelle. Vedo che si continua a parlare di marciapiedi, dimenticando che anche il cordolo è una barriera architettonica per chi ha dei problemi. Insomma, andrebbe ripensato un po’ tutto, ma intanto è importante anche ritrovarsi in tanti e riscoprire il gusto di una bella pedalata, senza l’assillo di dover arrivare primi. Non abbiamo classifiche, perché lo spirito è quello della scampagnata per la vie cittadine, ognuno con le proprie gambe e il proprio fiato».
Gigi Sosso
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