La Baita Cristellin compie 30 anni

VAL DI ZOLDO . Baita Cristellin compie trent’anni. Sono Roberta e Flavio Cappeller, sorella e fratello a portare avanti, con successo, la gestione della Baita Cristelin, ai piedi della pista omonima, dal 1988.
«Avevamo iniziato», dicono, «con un mini chiosco che aveva preso il posto di una piccola baita che serviva da riparo ai pastori ai tempi che furono. In attesa di costruire il locale nuovo, come programmato, e per le varie lungaggini burocratiche, abbiamo tirato avanti con la baita per ben quindici anni preparando panini caldi (i primi in valle) e gnocchi di patate, una nostra specialità».
«Il locale è stato completato nel 2006», raccontano i due fratelli, «prendendo il posto della baita. Il legno fa bella mostra di sé; all’interno sono disponibili 80 posto a sedere e, all’esterno, una bellissima terrazza panoramica con vista sulla pista e sulla Civetta. Si è arricchito anche il menù. Fermi restando gli gnocchi zoldani di patate con la ricotta affumicata e il burro fuso, sempre presenti, proponiamo un menù, in primis, con piatti tipici zoldani e qualche divagazione nazionale». Le paste, gli gnocchi e i dolci sono preparati rigorosamente dai due fratelli.
Lo zoccolo duro è rappresentato da clienti che vengono da trent’anni dal Veneto, da Trieste, da Milano. «Tantissimi sono gli stranieri che vengono ad assaggiare le specialità della Baita Cristellin: olandesi, sloveni, polacchi, croati e tedeschi.
Roberta e Flavio si dividono i compiti: Flavio lavora in cucina e prepara le paste e gli gnocchi, Roberta prepara i dolci e cura, con affabilità e professionalità il servizio in sala e sulla terrazza. La ristorazione è nel Dna dei due fratelli. «La nonna Maria», puntualizzano Roberta e Flavio, «gestiva l’albergo Edelweis a Mareson e faceva anche da mangiare ed in albergo lavorava anche nostra mamma. Successivamente I nostri genitori gestivano il rifugio Pelmo a Palafavera ed anche noi davamo una mano. Quindi non ci siamo sentiti impreparati a prenderci le nostre responsabilità nel gestire un locale».
Quest’anno a Zoldo si è partiti con il vento in poppa. «Con la neve giunta al momento giusto», afferma Roberta, «è arrivata gente durante il ponte dell’Immacolata e durante le feste natalizie con le piste che funzionavano (e continuano a funzionare) e il lavoro ha dato i suoi frutti. E le previsioni confermano la buona annata».
Mario Agostini
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi