Investì un bimbo in bici: risarcimento dal giudice di pace

SOVRAMONTE. Investe un giovane ciclista in un incidente accaduto a Servo di Sovramonte, nel marzo di due anni fa. L’assicurazione non ha ancora pagato i danni alla famiglia del bambino, perché la scena del sinistro è cambiata - sia l’auto che la bici sono state spostate dal luogo originario - e ci sarebbe un concorso di colpa. La conducente e la stessa responsabile civile sono a processo davanti al giudice di pace per lesioni personali colpose, difese dagli avvocati Pauletti e Perera. Mentre il ragazzino e i genitori si sono costituiti parte civile con Resenterra.
Nell’udienza di domani, davanti al giudice di pace Parrocco, sarà ascoltato il perito del giudice Bee, che avrà il compito di ricostruire la dinamica, dopo che non poteva emergere molto dai rilievi dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, la donna sta viaggiando lungo le vie del borgo, quando si sarebbe trovata davanti il ragazzino in bicicletta, senza riuscire a evitarlo. Nei pressi, anche un paio di coetanei. Si è fermata per rendersi conto di quello che era successo, pertanto non può esserle imputata l’omissione di soccorso, ma secondo l’accusa solo a distanza di tempo sarebbe andata a sincerarsi delle condizioni della vittima, oltre tutto rivendicando dei danni al proprio veicolo. Il ciclista è finito al pronto soccorso e c’è tanto di certificato medico. I suoi familiari chiedono un risarcimenti danni di seimila euro, di fronte al quale sono disponibili a ritirare la querela. Seguendo la filosofia del suo ruolo, il giudice Parrocco tenterà una conciliazione, in modo da arrivare alla soddisfazione di entrambe le parti. (g.s.)
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