Intoppi con l’antisismica, iter bloccato per l’ospedale di Lamon

LAMON. Sembrava facile, un anno fa, mettere in cantiere il progetto di adeguamento dell'ospedale di Lamon rispetto al quale, per il primo lotto, la Regione ha erogato un milione di euro. Invece il pressing normativo sull’antisismica non lascia margini. Così il professionista Mauro Stiz, al quale è stato affidato l'incarico dall'ex Usl 2 di redigere il progetto, ha tenuto in debita considerazione le risultanze delle prove eseguite dal laboratorio di geologia R'Bk di Limana.
E l'Usl Dolomiti ha riconosciuto la necessità di eseguire ulteriori accertamenti nel rispetto della circolare ministeriale per ottenere una verifica più estesa sul fabbricato come previsto dalla normativa vigente e per raggiungere i livelli di conoscenza previsti sia per la porzione di edificio intelaiata che per la parte in muratura. Fino a un anno fa era bastata la documentazione a completamento del progetto preliminare per i lavori di «ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ospedale di Lamon» e per questo erano state effettuate le indagini geognostiche utili per l'integrazione della relazione sismica e della relazione geologica come da rapporti di prova rilasciati dal laboratorio di Limana. Così il 15 aprile dello scorso anno è stato approvato il progetto preliminare per la prima fase di miglioramento sismico.
Adesso sono appunto richieste ulteriori prove non precedentemente previste, e il laboratorio che ha già seguito le prime indagini, dovrà fare le certificazioni sui materiali richiesti dalla normativa a garanzia della statica degli edifici. Il tutto dovrà essere nuovamente trasmesso agli uffici competenti di Venezia, per l'area edilizia sanitaria. La Regione ha erogato un milione di euro, stanziati nel 2014 dal riparto del fondo sanitario per Lamon che aveva già ottenuto il parere favorevole della commissione per l'investimento in tecnologia e edilizia (Crite) tre anni fa. Questi soldi bastano solo per l'antisismica. Ma intanto l'adeguamento antisismico di tutti gli edifici dell'Usl è partito proprio da Lamon, pur essendo previsto per altre strutture nel piano triennale delle opere pubbliche. Il programma triennale delle opere pubbliche dell'ex Usl 2, per la “riorganizzazione strutturale e funzionale dell'ospedale di Lamon” prevede dunque per il primo stralcio quasi un milione di euro (quelli già resi disponibili dalla Regione); per il secondo un milione e 420 mila euro e per il terzo un milione e 300 mila euro.
L'intervento costerà tre milioni e 720 mila euro. Questi soldi serviranno all'ampliamento dell'ospedale di Lamon che aumenterà la capienza di posti letto dagli attuali 48 ai 72 definitivi.
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