Incendio sulla Pala Longa dentro il Parco

È scoppiato per un fulmine venerdì sera. L’intervento del Servizio forestale regionale

BELLUNO. È stato domato, ma dovrà essere monitorato anche nei prossimi giorni l’incendio scoppiato all’interno del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi. Le fiamme si sono sviluppate in quota, a 1560 metri di altitudine, quasi certamente a causa di un fulmine durante il temporale di venerdì sera. La zona colpita è quella del versante sud della Pala Longa, nel gruppo delle Pale Magre a ovest dello Schiara, in piena riserva naturale.

Ad intervenire sono stati gli uomini del Servizio forestale regionale diretto da Pierantonio Zanchetta, sotto la guida del capo dell’ufficio provinciale antincendio della Regione Veneto, Fabio Da Re, che ha coordinato le operazioni di spegnimento possibili solo grazie all’elicottero regionale in pronta partenza con base a Sospirolo.

«L’incendio è stato avvistato per caso da una persona che sorvolava la zona in aliante e poco dopo, attorno alle 18 di sabato, dall’elicottero del Suem che stava cercando un disperso», spiega Da Re, sottolineando la difficoltà di avvistare gli incendi da fulmine in quota in zone inaccessibili come quella delle Pale.

L’incendio ha interessato rupi boscate, pini mughi e cenge su una superficie di circa 1.500 metri quadrati, dei quali 500 di vegetazione.

«La caratteristica di questo tipo di incendi», prosegue Da Re, «è che bruciano molto in profondità e quindi continuano a ripartire. L’unico modo per affrontarli è confinarli bagnando il perimetro». I quattro uomini dei Servizi forestali antincendio impegnati (direttore delle operazioni, Ciotti), sempre in contatto con il coordinamento territoriale per l’ambiente del Corpo forestale dello Stato che vigila dentro il Parco, hanno allestito una vasca da 8 mila litri a La Muda, lungo il Cordevole, dove l’elicottero ha pescato l’acqua con un ritmo di 10-11 rotazioni all’ora.

L’acqua del torrente è stata addittivata con bagnante ad uso agricolo, utile perché consente all’acqua di entrare nel terreno a profondità maggiore, per contrastare il continuo riaccendersi di materiale ardente, che potrebbe anche rotolare a valle diffondendo l’incendio altrove.

Quello spento ieri è stato il primo incendio importante nei boschi bellunesi dall’inizio dell’estate, dopo un primo evento di entità minore. Da Re invita la cittadinanza a segnalare sempre avvistamenti sospetti al numero verde 1515.

«Gli incendi da fulmine sono difficilmente visibili, ma per fortuna la montagna bellunese è sempre frequentata e presidiata, come dimostrato in questa occasione e quindi le segnalazioni arrivano. In ogni caso invitiamo tutti, specie dopo i temporali, ad avvisarci usando il numero 1515. L’ufficio antincendi della Regione Veneto è sempre in allerta con la pronta partenza da Sospirolo, capace di intervenire in pochi minuti».(i.a.)

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