Inaugurato dal Cai il nuovo sentiero dedicato al pastore Celio

DOMEGGE
È stato inaugurato il “sentiero del pastore”, ultima fatica della sezione di Domegge del Club alpino italiano. L’itinerario, con partenza dal rifugio Casera Baion, compie un anello passando per Forcella Baion, i pascoli del Tac grande e piccolo e ritorna al punto di partenza utilizzando un tratto del sentiero di collegamento con il rifugio Ciareido.
«Il sentiero», spiega il presidente della sezione, Gianfranco Valagussa, «è dedicato a Celio Da Deppo Bianchi, pastore per una vita alla casera di Baion; ma l’intenzione è di celebrare un periodo della storia del Cadore, quello dell’economia silvo-pastorale».
L’anno scorso il “sentiero del 50°”, ora il “sentiero del pastore”: una sezione molto attiva la vostra...
«Siamo attivi sul versante di scoperta e riproposizione di itinerari che venivano percorsi per lavoro, caccia o alpinismo. Abbiamo scelto questa strada perché convinti la riscoperta del territorio sia fondamentale per gli abitanti e per un diverso turismo».
L’inaugurazione com’è andata?
«Posso dire di essere contento. Hanno percorso il sentiero una cinquantina di escursionisti. Al pranzo invece eravamo molti di più, diciamo un centinaio. L’escursione era a numero chiuso per garantire la sicurezza e sono stati organizzati tre gruppi con orari di partenza diversi. Poi c’è stata la presenza di personaggi importanti dell’alpinismo: lo storico e alpinista accademico Alessandro Gogna, che ha portato e firmato l’ultimo suo volume “Visione verticale”; il presidente del Cai regionale Renato Frigo, lo scrittore e alpinista Luca Calvi, il nostro fuoriclasse dell’arrampicata e guida alpina Ferruccio Svaluto Moreolo, il presidente della sezione Cai di Feltre Ennio De Simoi, il componente del comitato scientifico del Cai Ugo Scortegagna. E poi il Soccorso alpino di Pieve di Cadore condotto dal responsabile Maurizio Bergamo».
Prossime attività?
«A breve uscirà un nuovo volumetto del formato di quello prodotto lo scorso anno sul Cinquantesimo, che però questa volta non riguarderà un sentiero ma la fascia di monti compresi tra il Giou de la Tana e il Pian dei Buoi. Sarà prodotto dalle tre sezioni Cai di competenza: Calalzo, Domegge e Lozzo. Conterrà brani e schede di approfondimento sui personaggi e la storia di questi luoghi. La collaborazione tra sezioni Cai per valorizzare i percorsi è una esperienza valida che merita di proseguire. Inoltre, non si tratterà solo di una raccolta di itinerari, ma di un volume da leggere, per turisti, escursionisti e per chi vuole approfondire la conoscenza del territorio, quindi un lavoro necessariamente sviluppato a più mani».
Una attività completa...
«Certo. Oltretutto punta a qualificare l’intervento del nostro sodalizio. Un ruolo che è riconosciuto dalla istituzione comunale, rappresentata all’inaugurazione da Gigi Tonello». —
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