In duemila sfilano attraverso il centro di Feltre all’insegna dell’orgoglio alpino

Duemila persone circa mobilitate, la città attraversata da un lungo serpentone colorato di alpini e artiglieri, la musica delle bande a scandire il passo.
E dietro la sfilata degli alpini del battaglione Feltre e del gruppo di artiglieria da montagna Agordo, il messaggio che l’Ana sta ripetendo sommessamente ma senza sosta: tutto questo sparirà nel giro di pochi anni se non si farà qualcosa.
Non si è parlato esplicitamente di mini naja e del progetto di legge sostenuto dall’associazione, ieri durante la mattina all’insegna dell’orgoglio alpino che ha chiuso il weekend di celebrazioni incentrate sulla Zannettelli, non più caserma ma contenitore per il volontariato e l’impegno sociale. «Ma questo messaggio è sempre presente, come un rumore di fondo», ha spiegato al termine della sfilata il presidente della sezione Ana Feltre, Stefano Mariech, «bisogna che venga fatto qualcosa se vogliamo che tutto questo rimanga. Tutta l’associazione è proiettata in questa direzione».
E ieri, ancora una volta, le penne nere dell’Ana Feltre hanno dato prova di essere una realtà associativa solida e profondamente radicata nel territorio. Alla sfilata c’erano infatti cinquanta gagliardetti di gruppi alpini, dunque dieci in più di quelli della sezione, dieci vessilli e tanti amministratori da tutto il Feltrino, a sfilare con la fascia tricolore e a dare prova della vicinanza tra il volontariato alpino e le istituzioni del territorio. Così come non sono mancate le rappresentanze delle altre associazioni d’arma, i familiari e i simpatizzanti, e tanti alpini che non hanno sfilato ma hanno applaudito in strada il passaggio del corteo, con il cappello alpino in testa.
«Mi ritengo soddisfatto», ha commentato così Mariech al ritorno alla Zannettelli, sottolineando come la sfilata abbia affrontato un percorso lungo tutto attorno alla cittadella, «a rappresentare l’abbraccio a tutta la città. È stata una sfilata all’insegna della tradizione e dell’orgoglio alpino».
Anche il meteo ha fatto la propria parte per la riuscita della manifestazione alpina, con una splendida mattinata ieri e una serata di sabato senza pioggia, che ha permesso di tenere regolarmente nella piazza d’armi della Zannettelli lo spettacolo “Marce militari e racconti della Grande guerra”. Una serata premiata da una grande partecipazione, nonostante la concomitanza con altri eventi. «Ma noi non siamo gelosi», ha sottolineato sorridendo Mariech, «anzi è un segnale di vitalità della nostra città».
Una volta rientrati alla Zannettelli dalla lunga sfilata, è toccato al generale Gianfranco Rossi dare il “rompete le righe” ai suoi “ragazzi” del battaglione Feltre. Rossi, nei primi anni Duemila, è stato infatti comandante del Settimo alpini. —
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