In colonna sulla 51 niente personale solo semafori Due ore per 25 km

Continua l’odissea di chi si deve muovere lungo la Val Boite residenti e turisti arrabbiati. «I movieri presenti raramente» 



/ VALLE DEL BOIT

Due ore da Venas a Cortina. A piedi 25 chilometri in due ore sarebbero un buon traguardo, ma in auto lungo l’Alemagna inizia ad essere insostenibile. Ieri mattina con partenza alle 9 da Venas, ci sono volute due ore. Nessun incidente lungo il percorso solo i cantieri dove non c’erano i movieri a regolare il traffico, ma i semafori che restano rossi a ripetizione e formano colonne chilometriche.

A Vodo il primo semaforo, una ventina di minuti per passare con il verde. Poi fermi da Borca sino a Dogana Vecchia procedendo a passo d’uomo. Per attraversare il semaforo a Cima Belprà, a San Vito ci vuole oltre un’ora. Poi c’è un altro cantiere alle porte di Cortina. Rallentamenti anche in circonvallazione. Risultato due ore di auto.

Il sole splende in cielo, la giornata è perfetta per una gita, ma ti passa anche la voglia se stai incolonnato due ore per 25 chilometri. Sabato mattina sui cantieri c’erano i movieri e la stessa strada la si percorreva in 45 minuti. Ieri niente personale. Solo colonna.

«È una vergogna», dichiara Emanuele Caruzzo, consigliere comunale a San Vito e titolare del distributore di carburante che si affaccia proprio sull’Alemagna, «la gente è furibonda. Sono ormai settimane che le persone passano le giornate in coda. I lavori vanno fatti e siamo tutti d’accordo. Ma in piena stagione ci vuole il buon senso. Il traffico va regolato con i movieri».

Sabato mattina per un’oretta c’erano i movieri e le code erano di gran lunga ridotte. «Siamo paesi turistici», aggiunge Caruzzo, «e siamo soffocati dal traffico. Alle 9 di mattina c’era colonna ferma da Borca a Dogana. Tutta in salita e a scendere c’erano poche auto. C’è gente che deve lavorare ma che passa il suo tempo in auto. I corrieri, chi porta alimenti, ma anche chi va a svolgere il proprio ruolo, sono tutti esasperati. I turisti poi scappano dalle città per evitare ingorghi e si trovano qui a stare ore in auto».

I movieri sui cantieri li aveva chiesti anche il deputato Dario Bond che aveva interrogato il ministro alle infrastrutture sulla situazione chiedendo di mettere i movieri, potenziare l’orario di lavoro nei cantieri e proibire ai Tir di passaggio di transitare.

«Le richieste di Bond sono più che sensate», conclude Caruzzo, «e mi auguro che da Roma facciano seguito immediatamente. Quando c’è personale il traffico transita agevolmente; certo si rallenta ma non si formano le code a cui assistiamo ogni giorno. Domani (oggi per chi legge) e mercoledì che è previsto il passaggio del presidente di Anas, Gemme, sono già sicuro che ci saranno i movieri. Non è rispettoso. Gestire così i cantieri, in un paese turistico, in una stagione dalle mille difficoltà, è una vergogna». —

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