In centro storico la rivoluzione dei bar

BELLUNO. C'è una piccola rivoluzione in atto in centro storico. Sono diversi i bar che hanno cambiato gestione negli ultimi mesi, mentre altri riapriranno tra qualche settimana, rinnovati e con nuovi gestori. L'elenco dei cambiamenti è lungo, e nella lista figurano anche nomi di locali storici, che stanno per passare di mano o per chiudere. Entro fine mese, ad esempio, verrà dato il giro di chiave definitivo alla porta del bar Aquila, in via Carrera. Hanno già cambiato gestione il bar Ricci, l'Illy in via Caffi e il Vertigo in via Tasso, sta per riaprire il bar di piazza Duomo.
Chi lascia. Il locale è in vendita da più di un anno, ma, visto che non è stato trovato nessun acquirente, i gestori hanno deciso di lasciare. Il bar Aquila, locale storico della città, chiuderà a fine mese. «È un peccato, ma non si riesce più ad andare avanti», spiega Simone Carcagni. Le ragioni che stanno dietro la decisione di chiudere sono diverse, e vanno dalla crisi alle modifiche intervenute in città nel corso degli anni: «Tanti bar sono andati in crisi quando sono stati mandati via i militari di leva», continua Carcagni. «Ci sono sempre state tante attività, e tutte lavoravano perché il centro ero pieno di gente, anni fa. Oggi non è più così».
Il bar Commercio. È tra i locali simbolo della città, è inserito nell'elenco dei caffè letterari e all'inizio degli anni 2000 vi si ballava anche il tango. Oggi però la titolare, la signora Amalia, è stanca: un po' per una vita spesa dietro il bancone (il bar Commercio ha aperto il 20 ottobre 1963), un po' per le difficoltà diventate sempre più grandi: «Gli anni '60 erano anni d'oro», racconta. «La gente consumava, nei bar, non c'erano i controlli che ci sono oggi né questa crisi. Oggi nessuno ha più soldi da spendere al bar. E le tasse ci strangolano».
Chi si lancia. Hanno già cambiato gestione il bar Illy di via Caffi, il Vertigo di via Tasso e il bar Ricci, vicino a piazza Vittorio Emanuele. Tre attività che hanno al timone gestori giovani. All'Illy Ramona e Angelica hanno aperto in luglio, e hanno già lanciato qualche idea per attrarre gli studenti: per esempio ci sono le colazioni e i pranzi a menu fisso, con prezzi agevolati. Anche il bar Vertigo di via Tasso ha appena cambiato gestione. Dietro il banco ci sono Massimo Toniolo e Luca Sartorato, che hanno rinnovato il locale e scelto di dare un'offerta più giornaliera ai clienti: si punta su pranzi e cene a base di piadine, toastoni, insalatone e zuppe, tutti offerti a prezzi un po' più bassi del consueto. «È il menù anticrisi», sottolineano i gestori.
Giovani e volenterosi. Fabio Salomone ha appena 25 anni, e ha rilevato il bar Ricci. Quello che, in polemica, i passati gestori volevano vendere ai cinesi. Il locale è stato invece preso da Fabio, che ha saputo dare una ventata di novità al bar. Sul bancone ci sono sempre una grande varietà di stuzzichini da gustare con l'aperitivo, che al Ricci è un'abitudine che va oltre l'happy hour serale. Giovani anche i gestori del Rialto Cafè, la spritzeria di via Mezzaterra, che ha aperto l'11 novembre.
Chi sta per cambiare. Riapertura a breve per il bar di piazza Duomo (accanto all'edicola), chiuso per rinnovo locali, che dovrebbe riaprire in dicembre. È invece subordinato alla vendita dell'attività il cambio alla Miniera d'Oro: i titolari vorrebbero andare in pensione, dopo 42 anni di onorato servizio, e stanno aspettando che arrivi l'acquirente giusto: «Gli affari vanno bene», dice Mirko, «ma è l’ora del riposo. Noi non svendiamo, l’attività è in salute». In poche parole: chi vuole il bar-ricevitoria, deve avanzare un’offerta congrua.
L'Astor torna tra un anno. È chiuso per lavori il bar Astor, che tornerà, completamente rinnovato, tra circa un anno. Infine sono chiusi (per ferie, a quanto si legge nel cartello sulla porta, ma voci di galleria parlano di un cambio di gestione anche qui) il bar Opera, sotto porta Dojona, e l'enoteca Baldissera in via Carrera.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi