Imu sui terreni montani, Comuni bellunesi esenti

Il governo ha modificato i criteri per il pagamento della temuta imposta. Soddisfatto il sindaco Vigne: «La calata a Roma è servita»

BELLUNO. Dietrofront del governo sull’Imu sui terreni agricoli. I Comuni interamente montani del Bellunese saranno esentati dal pagamento dell’imposta grazie ad un decreto legge del Consiglio dei Ministri che ha rivisto i criteri per l’applicazione della tassa. Soddisfatto il sindaco di Santa Giustina Ennio Vigne che aveva organizzato la protesta romana dei sindaci: «la calata a Roma è servita».

La decisione è stata presa a quattro giorni dalla scadenza della tassa, tanto che da più parti era stato definito «imbarazzante» il silenzio del governo. Finalmente nel pomeriggio è arrivata la notizia tanto attesa. «Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Consiglio dei Ministri ha stabilito con decreto legge la revisione dei criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’Istat» si legge in una nota inviata dallo stesso ministero dell’agricoltura, «saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti».

Con i nuovi criteri verranno totalmente esentati 3.546 comuni in tutta Italia mentre quelli parzialmente esenti sono 655. Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio.

Una situazione che fa tirare un sospiro di sollievo praticamente a tutto il Bellunese. Con l’eccezione di Puos d’Alpago, che nelle tabelle Istat del 2010 viene indicato come “parzialmente montano”, tutti gli altri Comuni del Bellunese sono considerati interamente montani e quindi esenti dal pagamento dell’Imu. Il provvedimento vale sia per il 2014 che per il 2014.

«Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda Imu sui terreni montani» ha dichiarato il ministro Maurizio Martina, «abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali».

«Siamo riusciti a dare un segnale forte dimostrando quanto era importante per noi questo tema» spiega il sindaco di Santa Giustina Ennio Vigne, «questo deve insegnarci qualcosa». Rimane un dettaglio, che tanto dettaglio non è. I sindaci hanno già versato il loro obolo allo Stato. «Auspichiamo che dopo la scadenza del pagamento si verifichi con attenzione il gettito effettivo» commenta il presidente dell’Anci Piero Fassino, «e in conseguenza si riequilibri la riduzione di risorse già operata sui Comuni». Una speranza che condivide anche il sindaco di Belluno Jacopo Massaro.

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