Imu ridotta e niente Tasi per le case date in comodato
SEDICO. Cambiano le regole per beneficiare delle agevolazioni sull'Imu per le case concesse in comodato gratuito.
La legge di stabilità 2016 ha imposto l'obbligo della registrazione del contratto di comodato, sia verbale che scritto, da fare entro il 1° marzo.
Senza questa registrazione non sarà possibile godere dell'abbattimento del 50 per cento sulla base imponile Imu.
«A Sedico, per quest'anno, l’aliquota per le abitazioni date in comodato d’uso ai figli rimarrà al 5,6 per mille (invece che al 7,6 come sarebbe in caso di seconde case) da calcolarsi sul 50% della base imponibile Imu delle stesse, ma solo ed esclusivamente se il contratto sarà regolarizzato e registrato», fa sapere l'assessore al bilancio Alessandro Buzzatti.
«In caso contrario l’abitazione sarà considerata come seconda casa. La legge di stabilità non lascia alternative di scelta al Comune su come gestire la problematica».
Fino all'anno scorso ogni singolo Comune poteva intervenire come meglio riteneva su questo tema, decidendo di azzerare l'Imu o di abbassarla, com'era stato fatto a Sedico dove l'aliquota era stata ridotta dal 7,6 per mille al 5,6.
Con la legge di stabilità agli enti locali non è più concessa questa libertà. «È stata eliminata categoricamente la possibilità di un “contratto verbale non registrato” tra le parti», prosegue Buzzatti.
Ma ci sono anche altri elementi di novità nel dispositivo: «La riduzione del numero dei beneficiari (non più parenti entro il quarto grado ma solo entro il primo grado in linea retta), il requisito che il comodante risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato oppure che il comodante possieda un solo immobile in Italia».
Inoltre, venendo l’abitazione in comodato assimilata alla prima abitazione, essa sarà esente dal pagamento della Tasi. «Consigliamo a chi fosse interessato e nutrisse dubbi al riguardo, di recarsi presso l’ufficio tributi associato e di chiedere assistenza in merito alla propria situazione», conclude Buzzatti, «sottolineando che il Ministero ha fissato al 1° marzo la data entro la quale registrare i contratti di comodato “verbali” già in essere all’entrata in vigore della legge di stabilità (1° gennaio 2016), per far decorrere gli effetti dell’agevolazione, ai fini Imu e Tasi, sin dal mese di gennaio 2016 (eccezionalmente con efficacia retroattiva)». (a.f.)
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