Imu e Tasi, gli aumenti arriveranno a dicembre

A neanche due settimane dalla scadenza della prima rata, molti comuni devono ancora decidere le nuove aliquote e si preannunciano saldi più salati
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Imu e Tasi: incerto fino a dicembre quanto dovranno pagare i cittadini. Scade il 16 giugno prossimo il pagamento della prima rata di acconto dell’Imu e della Tasi. L’Imu è l’imposta sulla seconda casa, mentre la Tasi è quella sui servizi indivisibili, che vanno pagati sia dal proprietario che da un eventuale inquilino (per il 30%).

Rispetto allo scorso anno, la situazione oggi sembra un po’ più fluida, considerando che nel frattempo gli enti locali si sono organizzati per riuscire ad essere più vicini ai cittadini. A cambiare, però, saranno le aliquote che sono decise dai singoli comuni, e le modalità di pagamento. E se la maggior parte delle amministrazioni spedirà a casa i bollettini, i famosi modelli F24 con riportato l’importo da pagare, la stessa sicurezza non esiste, invece, su quanto si dovrà pagare. I sindaci, infatti sono alle prese con i bilanci e soprattutto con i tagli dello Stato, tanto che ancora molte amministrazioni non hanno approvato il bilancio preventivo 2015 (ad esempio i comuni dell’Alpago ad eccezione di quello di Tambre), e non è escluso che le tasse aumenteranno. A Forno di Zoldo, per esempio, l’Imu è già cresciuta, passando dal 7.6 per mille del 2014 all’8.6 per mille.

Aliquote diverse. Per questa prima rata il cittadino si dovrà basare sulle quote del 2014, salvo poi, con il saldo che si pagherà il 16 dicembre, provvedere al conguaglio, cioè all’adeguamento del corrispettivo da versare. Ad oggi, le amministrazioni che hanno già approvato il bilancio, per la maggior parte hanno preferito mantenere gli importi dell’anno scorso, come ha fatto il comune capoluogo. E poiché la crisi continua a mordere diversi amministratori hanno voluto introdurre anche degli sgravi fiscali o degli scaglioni in base all’Isee.

Modalità di pagamento. Moltissimi comuni spediranno a casa i bollettini. Il comune capoluogo ha deciso di inviare il modello F24 nelle case di circa 8000-9000 contribuenti con la casa principale di proprietà e con pertinenze. Tutti gli altri cittadini, invece, vale a dire chi ha la seconda o terza casa o altro, dovrà arrangiarsi a calcolare l’importo o rivolgendosi al commercialista di fiducia, o guardando nel sito del comune dove è possibile non solo fare i conteggi ma anche stamparsi il modello. Oppure prendere un appuntamento gratuito all’ufficio tributi dove il personale eseguirà queste operazioni per suo conto.

Anche a Ponte nelle Alpi, i bollettini saranno recapitati direttamente a casa per tutti. La spedizione avverrà in questi giorni, e così pure succederà per i 10.700 residenti nei cinque comuni dell’Alpago. Fortunati anche gli abitanti dei territori agordini e feltrini ai quali sarà inviato a casa l’ammontare da pagare per Imu e Tasi.

Tasi. Per il 2015, per ora, è stata confermata l’aliquota base dell’1 per mille, e la massima del 2.5 per mille, con la possibilità per i comuni di introdurre fino ad un massimo dello 0.8 per mille.

In ogni caso, la somma di Imu e Tasi, al netto delle maggiorazioni, non può superare per ciascun immobile l’aliquota massima Imu prevista per legge, vale a dire il 10.6 per mille; con la maggiorazione l’11.4 per mille.

Le differenze. Poiché ogni comune ha aliquote diverse, cittadini con la medesima rendita catastale potranno pagare importi molto diversi, anche di centinaia di euro.

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