Illy, dal caffè “made in Italy” ai megayacht: a Cortina il Design and innovation award

C’è lo zampino del presidente di Altagamma nel prestigioso premio per designer di scafi di lusso “scippato” a Kitzbuhel

CORTINA

Il mondo extralusso di yacht e superyacht approda a Cortina. Il premio “Design and innovation award”, promosso dalla rivista Boat International, considerata non solo un “must” del settore nautico ma un segno distintivo del fashion mondiale tanto da annoverare tra i suoi lettori più affezionati il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sbarca nella conca ampezzana dove resterà per due anni con la possibilità di prolungare il matrimonio fino al 2021 in concomitanza con i Mondiali di sci. Appuntamento dal 27 al 29 gennaio 2019, quando i più famosi designer di interni ed esterni di navi e grandi navi da diporto si ritroveranno a Cortina: stimata la presenza di cinquecento persone che troveranno alloggio negli hotel cinque stelle come prevede il rigoroso protocollo imposto dagli organizzatori che hanno scelto Cortina “scippando” di fatto il premio ad un’altra importante località montana internazionale, Kitzbuhel, che lo ha ospitato negli ultimi due anni. In precedenza New York e Miami tra le tappe dell’evento che culminerà con la consegna degli “oscar della nautica internazionale” in programma nella sala congressi dell’Alexander Girardi Hall.

Ad annunciare l’importante evento destinato ai “paperoni” è stato Andrea Illy, presidente dell’omonimo colosso produttore di caffè che tiene alta e con orgoglio la bandiera del “made in Italy” in giro per il mondo.

C’è infatti proprio lo zampino della fondazione Altagamma dietro l’approdo a Cortina del premio “Boat international design and innovation award”; fondazione che annovera tra le proprie fila le più importanti e prestigiose aziende simbolo del “made in Italy” che, contrariamente a quanto si possa pensare, vive un periodo magico.

«E che potrebbe esserlo ancora di più se solo gli italiani decidessero una volta per tutte di fare squadra e non di giocare da battitori liberi nel nome del proprio ego», sentenzia Illy incalzato dalle domande del vicedirettore vicario de “La Stampa”, Luca Ubaldeschi, nello scenario dell’hotel Cristallo alla presenza del sindaco Ghedina, «manchiamo infatti di visione unitaria, non siamo in grado di fare sistema, ci piace essere individualisti. Questo sui mercati significa perdere competitività».

Tanti i temi trattati dal presidente di Illy Caffè Spa tra i quali, inevitabilmente, trova spazio un segno distintivo dell’Italia “in the world”, il caffè.

«Come si gusta un buon caffè? Rigorosamente espresso, senza zucchero e aggiunta di latte». Il “made in Italy” ricorre spesso nelle parole di Andrea Illy, così come il concetto di innovazione che ha caratterizzato la lunga storia dell’azienda di famiglia, tramandata di generazione in generazione senza perdere mai di vista l’unicità del prodotto, «e le 3p: processamento, packaging e preparazione», aggiunge Illy.

Che poi guarda al futuro: «I cambiamenti climatici stanno fiaccando le resistenze della natura. Andiamo incontro ad un inevitabile shock che possiamo scongiurare solo investendo sulla ricerca, puntando su sostenibilità e nuove risorse». —



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