Il vigile non intervenne: condannato

AURONZO. Quasi investiti sulle strisce: condannato il vigile urbano.
Due pedoni chiesero l’intervento dell’agente della polizia locale di Auronzo, che non intervenne nel diverbio tra i due turisti e un automobilista imprudente, che è anche un dipendente del Comune.
M. D. Z. ha preso sei mesi più le spese processuali per omissione d’atti d’ufficio. La pena è sospesa, perché incensurato. Il pubblico ministero Marcon aveva chiesto otto mesi di reclusione, mentre il difensore Larese aveva puntato sull’assoluzione del proprio assistito.
A leggere le motivazioni della sentenza dei giudici Coniglio, Scolozzi e Coppari è stata decisiva la testimonianza della donna, cioè colei che si era sentita zittire dal vigile, in maniera anche poco garbata. Quel 3 luglio di sei anni fa la coppia aveva rischiato di essere investita sulle strisce, nel centro di Auronzo. Era scoppiata una lite, con tanto di insulti da parte dell’automobilista. I due turisti avevano invocato l’intervento dell’agente, chiedendogli d’identificare l’uomo che li stava insultando, per di più senza alcun motivo.
Ma il vigile aveva cose più urgenti da fare: era in corso una gara di Apecar e lui aveva il compito di far defluire i concorrenti, evitando che si creassero dei problemi alla circolazione.
Ecco il motivo per cui li avrebbe zittiti e invitato la dona a non immischiarsi. Tra i vari testimoni sentiti anche il comandante, che era in aula proprio ieri mattina. L’accusa ha ritenuto provata la penale responsabilità dell’imputato e chiesto la condanna di conseguenza. La difesa l’ha considerata insussistente, concludendo la propria arringa con una richiesta di assoluzione. Nel pomeriggio, le repliche, dopo di che la camera di consiglio del collegio, che si è conclusa con una sentenza di condanna a sei mesi, più le spese.
Gigi Sosso
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