Il vento spazza tutta la provincia di Belluno. Linee elettriche tranciate e tetti divelti

BELLUNO. Lamiere al vento, ma anche alberi sulle linee elettriche e black out. È accaduto ieri pomeriggio a Rivamonte, mentre in serata a Sospirolo le raffiche di vento hanno abbattuto tra gli altri alberi, anche una sequoia del Park Hotel e fatto volare tetti e imposte dalle case. Ben 56 gli interventi dei vigili del fuoco, concentrati soprattutto in Valbelluna.
L’inizio della giornata
Inizialmente i maggiori problemi per il vento sono stati registrati nella parte alta della provincia: vigili del fuoco al lavoro a Cortina, dove sono state inchiodate di nuovo le lamiere del tetto di uno stabile di Largo Poste; a Pieve di Cadore lo stesso intervento per i vigili del fuoco del distaccamento.
Caos al pomeriggio
La situazione è peggiorata nella seconda parte del pomeriggio, quando, oltre ai distaccamenti di permanenti, sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco volontari. Prima i problemi nell’alto Agordino, poi l’epicentro si è spostato in Valbelluna, soprattutto nelle frazioni alte di Sospirolo.
Sospirolo
“Sembrava una tromba d’aria”, il commento sui social di qualche abitante di Sospirolo che si è ritrovato con le coperture in giardino o che ha visto sradicare le imposte dalle finestre. Senza luce le frazioni San Gottardo e Camolino, mentre ai Fant l’elettricità andava e veniva. Molti i danni: alcuni abitanti hanno visto partire il comignolo, parte del tetto e del garage. Ma le foto pubblicate sul web narrano anche di lamiere sradicate dai tetti e di legnaie abbattute e finite nei prati. Raffiche di vento fortissime anche a Susin. Strada chiusa ai Lovatei, da ambo le parti: “pini caduti un disastro”, scrivevano ieri gli abitanti sui social. I danni maggiori sulle coperture delle abitazioni: “Spero di ritrovare il tetto domattina”, scriveva ieri sera un altro abitante, che intanto si è ritrovato pezzi di lamiera in giardino.
Agordino
Emergenza vento anche in Agordino, da Rocca Pietore a Caprile, fino a Rivamonte. A Ponte Alto è saltata una linea Enel da 20 mila volt e qualche utenza è rimasta senza energia elettrica per diverse ore. Enel già da ieri stava rimettendo a posto la situazione con l’operatività delle squadre sul territorio; a Ponte Alto ha anche inviato due gruppi elettrogeni per ripristinare la luce nelle case interessate.
«Si tratta di piccoli numeri», spiegavano ieri sera dalla società, «per la serata saranno rialimentate tutte le abitazioni. Nel frattempo sono stati inviati dei gruppi elettrogeni». Analoga situazione a Rocca Pietore, dove il vento ha tranciato un cavo della media tensione nella zona di Laste, mentre sulla strada per Digonera sono cadute delle piante. Interventi anche a Caprile.
Il resto della provincia
Vento fortissimo nella zona di Longarone, specie in serata, ma le raffiche hanno battuto tutte le vallate della provincia. Numerosi gli interventi a Sedico, Santa Giustina, Puos d’Alpago e Ponte nelle Alpi. Disagi anche a Lamon, dove sono stati segnalati casi di caduta piante «sulla strada provinciale 19, nei pressi della galleria verso Zavena, lungo la strada che collega Lamon a San Donato e sulla strada che collega Le Ei a Lamon», spiegano dal Comune. «Sono state attivate le squadre per il sopralluogo e la rimozione degli ostacoli alla circolazione». Giardini “sollevati” a Sant’Anna di Tambre, dove un grosso abete ha disfatto metri e metri di prato, cadendo.
Strade
Sulle strade non sono mancate le chiusure: sul Valparola il vento forte ha trasportato cumuli di neve pericolosa, costringendo Veneto Strade a chiudere il passo attorno alle 15. In quota e sulle cime delle montagne, lo spettacolo delle “nuvole” di neve in balia delle raffiche. In alcuni momenti della giornata si sono registrati anche violenti abbassamenti di temperature dovute all’effetto wind chill, che ha fatto fermare il termometro a meno 32 gradi ad alta quota.
Incendi
A Frassenè di Voltago è andata a fuoco della sterpaglia e qualche albero per cause in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco di Agordo che sono intervenuti.
Poca roba in effetti, ma a prima vista si tratterebbe di un innesco del tutto accidentale. Molti anche gli incendi di camini e canne fumarie che, grazie alle squadre dei vigili del fuoco, non si sono estesi alle abitazioni. —
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