Il ricordo della nipote: «Un nonno attivo, pieno di vita e inventiva»

FORNO DI ZOLDO. «Una brava persona, un uomo in gamba, molto attivo». È il ricordo unanime che si raccoglie a Forno di Zoldo di Giorgio Campo Bagatin.
«Un uomo solare» come ben dimostra la sua fotografia, mentre sorride ai famigliari.
Tre figli, Marilena, Anita e Stefano, gli amatissimi nipoti e i pronipoti, tra cui c’è Sara Casal, artista ben conosciuta dentro e fuori la valle di Zoldo.
Sara è colpita profondamente dalla tragedia, quasi non riesce a parlare. Suo nonno era un personaggio incredibile, pieno di voglia di vivere, di inventiva, di ricordi, di progetti. «Domenica dovevamo andare a Trieste» spiega la nipote. «È stato il mio compagno di viaggio preferito, il mio aiutante nel laboratorio d’arte».
Una vita intensissima quella di Giorgio Campo Bagatin. Cuoco al Ministero della Difesa, carpentiere in giro per l’Italia a costruire ponti e dighe con la ditta Pasqualin, gelatiere in Germania dal 1952 nella città di Lippstadt, ora gestita dai famigliari. «Era curioso di tutto. Se io dovevo andare in fonderia per il mio lavoro, lui veniva con me. Se dovevo raccogliere le pietre per le mie sculture, lui mi aiutava».
Un uomo sempre con la mente attiva, creativo, pronto a sfruttare pezzi di lavatrici per fare eliche che poi montava attorno alla sua casa di Astragal o in quella del figlio a Forno.
Rimasto orfano da piccolo, il padre morì nella falegnameria di famiglia, era cresciuto con la madre e i fratelli. «Ho imparato tantissimo da lui, sapeva fare di tutto, conosceva tantissime cose». Una di quelle persone che sono un patrimonio di conoscenze, di capacità, di ricordi. Terribile perderlo, in questo modo poi.
Le figlie, raggiunte dalla terribile notizia, si sono messe in viaggio dalla Germania per tornare a Forno di Zoldo. E tutta la famiglia si sta riunendo in valle. (ma.a.)
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