«Il primo maggio tutti a Genova»

Cgil, Cisl e Uil chiedono più valore al lavoro, partendo dalla contrattazione
PROTESTA SCIOPERO MANIFESTAZIONE OPERAI METALMECCANICI A VICENZA. FOTO SIMBOLO BANDIERE SINDACATO CGIL CISL UILUna manifestazione sindacale: nel 2006 arriva la Borsa del lavoro
PROTESTA SCIOPERO MANIFESTAZIONE OPERAI METALMECCANICI A VICENZA. FOTO SIMBOLO BANDIERE SINDACATO CGIL CISL UILUna manifestazione sindacale: nel 2006 arriva la Borsa del lavoro

BELLUNO. «Più valore al lavoro. Contrattazione, occupazione, pensioni». Sono le parole d’ordine scelte da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il 1° maggio. Le organizzazioni sindacali bellunesi aderiscono alla manifestazione nazionale organizzata dalle tre sigle a Genova. Dalla provincia di Belluno, i lavoratori partiranno per partecipare alla Festa del Lavoro nella città ligure, dove interverranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

In una provincia in cui il mercato del lavoro lascia intravedere spiragli di luce, tra troppe ombre, la Festa del lavoro assume una particolare importanza per focalizzare l'attenzione su alcune questioni.

«Se da un lato», spiega Rudy Roffarè, segretario Cisl Belluno Treviso, «va sottolineato il fatto che nel 2015 la provincia ha ritrovato una certa dinamicità nel mercato del lavoro, con il crollo del ricorso alla cassa integrazione e della mobilità e buone performance di una parte delle aziende del manifatturiero e del turismo, dall'altro va detto che anche qui la frammentazione dei rapporti di lavoro, con la conseguenza di un precariato strutturale, è ormai la regola per tantissimi giovani. Dare più valore al lavoro significa mettere in campo tutte le azioni possibili per rendere più stabile il lavoro dei giovani e per combattere quelle forme subdole di precariato, come l'utilizzo scriteriato dei voucher. Va comunque tenuta alta l’attenzione sulle difficoltà di alcune nostre aziende, come Ferroli, Albertini e Ideal, tutte concentrate in un unico territorio».

Proprio nei giorni in cui stanno arrivando le prime delle 150 mila “buste arancioni” inviate dall'Inps per informare gli italiani su quando e con quanto andranno in pensione, Ludovico Bellini, segretario generale della Cgil Belluno, afferma che «il primo maggio dovrà portare alla ribalta il tema dei voucher (uno strumento abusato) e delle pensioni, perché l'attuale sistema di fatto blocca il mercato del lavoro e il naturale ricambio generazionale e non può più andare avanti: il Governo deve riprendere in mano la riforma delle pensioni e dare l'opportunità a chi ha 40 anni di contributi di lasciare il posto ai giovani».

Infine, il rilancio della contrattazione. «È importante sbloccare i contratti», afferma Gerardo Colamarco, segretario generale Uil Veneto, «sia nel settore privato che, soprattutto, nel pubblico impiego, che attende il rinnovo ormai da sei anni. Poi certamente la contrattazione di secondo livello assume un peso rilevante, e in un territorio difficile ma con alte specializzazioni è necessaria. Per fare ripartire l’Italia bisogna sostenere il reddito: se non aumentano le buste paga, i consumi interni non ripartono e l’economia resta in stagnazione».

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