Il prefetto Bracco è già in partenza Da Vercelli arriva Mariano Savastano

Irene Aliprandi / belluno
Nuovo cambio al vertice della Prefettura di Belluno. A soli quattro mesi dal suo arrivo, il prefetto Sergio Bracco lascerà la città per trasferirsi a Roma, dove ricoprirà l’importante ruolo di Capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Al suo posto arriverà Mariano Savastano, attuale vice prefetto a Vercelli. Il Palazzo dei Rettori, però, perde anche Carlo De Rogatis, attuale vice prefetto promosso a prefetto di Ascoli Piceno dopo otto anni e mezzo trascorsi nel Bellunese.
Savastano, 57 anni, laureato in giurisprudenza con lode all’Università di Napoli, ha ricoperto numerosi incarichi nelle prefetture di Novara, Varese, Lodi e Vercelli, anche come commissario straordinario in alcuni comuni importanti. Il nuovo prefetto di Belluno si è già occupato di protezione civile e ha esperienza nella gestione di emergenze connesse ad eventi meteorologici straordinari, ma anche nel campo dell’antimafia e della prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nei pubblici appalti. È uno sportivo e in particolare ama lo sci e il tennis.
«Rivolgo al dottor Savastano i migliori auguri di buon lavoro e di una proficua collaborazione con le istituzioni della nostra provincia», afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. «Desidero ringraziare il prefetto uscente, Sergio Bracco, per l’eccellente lavoro svolto sul nostro territorio: in pochi mesi ha dimostrato una grande professionalità e un forte attaccamento al bellunese, impegnandosi costantemente su diversi fronti. Ricordo la particolare attenzione dimostrata in occasione dell’emergenza maltempo e il lavoro intensamente per i Mondiali di Sci di Cortina. Altrettanto importante la sua presenza sulla vertenza legata all’Acc di Borgo Valbelluna. Ringrazio anche Carlo De Rogatis: nei suoi anni trascorsi a Belluno ha lavorato con dedizione al servizio dei cittadini e delle nostre comunità, ha sempre dimostrato sensibilità e attenzione ed è persona di grande competenza».
Ringraziamenti e Bracco a De Rogatis arrivano anche dal presidente della Provincia, Roberto Padrin: «Dispiace perdere una figura di così alto spessore, a cui auguriamo buon lavoro. Come auguriamo buon lavoro al prefetto che lo sostituirà, a cui fin da subito diamo il benvenuto a Belluno». Il senatore di FdI, Luca De Carlo, e il deputato Marco Osnato lanciano invece uno spunto polemico: «Se il cambio della guardia dopo nemmeno quattro mesi non dovrebbe stupire, visto lo spessore e l’esperienza del prefetto Bracco, non possiamo non sottolineare come ancora una volta Belluno sia trattata come una piazzola di scambio dalle istituzioni».
Commosso il saluto di Carlo De Rogatis: «Sono contento della promozione ma anche un po’ frastornato e devo ancora realizzare. Vado in una bella sede dove ci sarà molto da lavorare, ma ci tengo a dire che in tutti questi anni mi sono legato molto al Bellunese. Una parte di Belluno verrà con me e una parte di me resterà sempre qui, ma Belluno non si libererà di me. Sono un motociclista, adoro le strade bellunesi e ci tornerò sicuramente». In questi anni, i momenti più duri, per De Rogatis, sono legati Vaia e all’anno e mezzo di reggenza in assenza di un prefetto. «La soddisfazione maggiore, invece, deriva dal mio anno da commissario a Cortina, proseguito da consulente di Sant’Andrea, e dal lavoro fatto per i Mondiali di sci. Sapere che è andato tutto bene mi ha fatto sentire parte di un meccanismo che è andato a buon compimento. Ringrazio il ministro dell’Interno per la fiducia e tutte le persone che hanno lavorato con me dimostrando ogni giorno la loro bravura». —
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