Il ponte del “Grillo” sta cadendo a pezzi

SAN PIETRO
C’è un ponticello di legno pericolante e pericoloso sulla sinistra del Piave, fra Mare di San Pietro e Campolongo di Cadore. Una situazione che si trascina ormai da anni, senza che nessuna delle istituzioni locali, pubbliche e private, ovvero amministrazioni comunali e Regole, abbia finora preso in mano la situazione e risolto il problema. Che non è solo estetico, ma anche di sicurezza.
«È vergognoso che questo ponte versi in uno stato così poco decoroso e pericoloso per l’incolumità delle persone, nonostante le varie sollecitazioni a intervenire esposte ad alcuni rappresentanti degli enti locali», spiega Carlo Pomarè, ex direttore del Miramonti di Cortina e del Villaggio Eni di Borca, che risiede a Campolongo. «Confido che si trovi una soluzione adeguata per risolvere i problemi che affliggono questo tragitto, frequentato da molte persone, locali e turisti, da pedoni e ciclisti».
Non solo, Pomarè, che da pensionato è un appassionato ciclista e si trova a percorrere spesso questo itinerario, sottolinea in un video messaggio su Facebook come il ponticello faccia parte di un percorso turistico che dovrebbe essere di grande pregio e invece non è al momento per niente valorizzato. «Si tratta di un percorso dedicato al nostro grande campione di sci di fondo Maurilio De Zolt, che ha vinto Olimpiadi e Mondiali portando il nome del Comelico in ogni parte del mondo. Dispiace proprio che Maurilio sia più conosciuto e apprezzato all’estero che in Italia; che non vi sia ancora un museo a lui dedicato (come verrebbe fatto da qualsiasi altra parte del mondo) e che il percorso che gli è stato dedicato sia abbandonato al suo destino, fra erbacce e sporcizia. Richiamo tutte le autorità ad una maggio attenzione».
Il sentiero venne inaugurato a giugno del 2017 e ripercorre vita e gesta sportive di Maurilio De Zolt a 30 anni dall’alloro mondiale di Obersdorf. Si tratta del “Tréi dal Grillo”, che racconta uno sportivo d’altri tempi, il fondista di caratura mondiale, l’atleta e l’uomo che molto ha da insegnare anche ai giovani d’oggi. Il campione della tenacia e della fatica, quello che seppe conquistare alla bella età di 43 anni e mezzo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer. Si tratta di 23 tabelloni affidati alle abili mani di pittori, scultori, grafici e fotografi (da Vico Calabrò a Fabio Vettori) che, nelle loro opere, hanno saputo sintetizzare una vita del tutto eccezionale. Il tutto venne promosso e organizzato da Arrigo De Martin, inventore del museo Algudnei di Dosoledo ed ideatore appunto del “Tréi dal Grillo” .
Nel mezzo di questo suggestivo itinerario della memoria, della cultura e dello sport si trova anche il ponticello di legno in questione che, essendo pericolante, è percorribile solo per un terzo della sua larghezza. E proprio su questo ponte qualche anno fa è caduto e si è fatto male Marcello Pomarè che di Maurilio è stato negli anni d’oro il manager. «Certo, la situazione appare insostenibile e soprattutto», conferma Pomarè, «ci dispiace l’indifferenza di chi dovrebbe essere preposto a sanare questa situazione, onde evitare che qualcun altro si faccia male. E poi è anche una questione di decoro dei nostri paesi». —
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