Il pieno di benzina a spese dell’Enel: arrestato un operaio

L’uomo è un 47enne di Puos che lavora alla centrale di Nove Usava la carta aziendale per il rifornimento dell’auto privata

PUOS D’ALPAGO. Pieni di carburante sull’auto privata, ma a spese del datore di lavoro, ovvero l’Enel. L’uomo utilizzava la carta di credito aziendale per il proprio tornaconto. Per questo motivo, nella serata di martedì, i carabinieri della stazione di Vittorio Veneto hanno arrestato B.W, un operaio alpagoto di 47 anni, dipendente dell’Enel.

L’arresto è avvenuto a Puos d’Alpago, al termine di un’articolata attività investigativa, in quanto i militari dell’arma hanno colto il dipendente della centrale di Nove in flagranza di reato, ovvero mentre effettuava il rifornimento di benzina alla propria auto: l’accusa per lui è di appropriazione indebita e utilizzo indebito di carta di credito.

I carabinieri di Vittorio Veneto hanno pedinato l’uomo, appena uscito dal lavoro e lo hanno pizzicato mentre utilizzava una carta carburanti dell’Enel per fare il pieno in un distributore di carburanti del posto sulla propria autovettura.

L’attività investigativa era iniziata qualche tempo prima, su segnalazione dei responsabile della centrale elettrica di Nove, che avevano notato ripetuti ammanchi di carte di credito e indebiti utilizzi. I responsabili Enel, dopo attenta verifica, si erano accorti che ciò accadeva sempre nell’orario serale, più prossimo al termine del turno di lavoro, e nella maggior parte dei casi nei distributori di Puos d’Alpago.

Proprio quest’ultimo dettaglio ha indirizzato le indagini verso l’operaio alpagoto. Sono bastati alcuni appostamenti nei pressi dei distributori solitamente utilizzati dal dipendente, per riuscire a cogliere l’operaio con le mani nel sacco.

Martedì alle 20, B.W. veniva notato mentre effettuava rifornimento di carburante sulla propria autovettura, utilizzando l’erogazione self service e pagando con una carta di credito.

È bastato un semplice controllo per far emergere la verità: la carta utilizzata per il pieno di carburante era stata asportata poco prima nella sede dell’Enel di Nove.

Alla luce della flagranza di reato, B.W. veniva dichiarato in stato di arresto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Belluno, veniva tradotto nel carcere di Baldenich.

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