«Il nuovo decreto non penalizza le parti civili»
L'avvocato Mazzoccoli sul caso Gd Consulting: «Eventuali benefici solo per gli imputati minori»

L’avvocato Francesco Mazzoccoli
BELLUNO.
C'è attesa per le decisioni dei giudici in merito al nuovo decreto legislativo che potrebbe cambiare le sorti giudiziarie di molti imputati, implicati nel caso Gd Consulting. La questione ruota attorno alla disciplina sull'intermediazione in cambi, una delle attività "proibite" portate avanti dagli operatori della Gd Consulting. Il recente decreto - introdotto per semplificare il settore - ha dettato nuove regole, andando a incidere sia sul testo unico bancario del 1993 sia su una norma del 1997. Per alcuni difensori degli imputati in attesa di patteggiamento o eventuale giudizio la novità giuridica andrebbe sia ad abrogare che ad abolire le disposizioni secondo cui è vietata l'attività di intermediazione in cambi per quei soggetti non iscritti all'Uic, l'ufficio italiano degli agenti di cambio. Nessuno degli imputati della Gd lo era. Tra i difensori degli imputati c'è anche l'avvocato Francesco Mazzoccoli: «È all'attento esame di noi difensori - spiega - queste modifiche di legge che se comporteranno una depenalizzazione dei reati "fine" contestati ai cosiddetti imputati minori, certamente questa novità potrebbe comportare anche l'insussistenza del reato principale a loro contestato: l'associazione per delinquere. Naturalmente ciò non vale per gli imputati maggiori (Bortolotto, Melaiu, Neri ndr) ai quali fra i reati "fine" è stato contestato il riciclaggio che non è depenalizzato. Secondo me nulla hanno da temere le parti civili anche perché i provvedimenti di sequestro riguardano beni mobili e immobili trovati in possesso degli imputati "maggiori"».
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