Il nuovo bivacco Fanton “nasce” nei cantieri navali

La scocca in materiali di ultima generazione è in fase di realizzazione ad Ancona Peserà circa 2.500 kg, i blocchi saranno elitrasportati e poi assemblati in quota

AURONZO

Il nuovo bivacco Fanton sta iniziando a prendere forma all’interno del cantiere navale di Ancona. La marcia di avvicinamento all’inaugurazione della struttura (di proprietà del Cai di Auronzo) che sorgerà nel cuore delle Marmarole prosegue a ritmo spedito e, se non dovessero sopraggiungere intoppi, il posizionamento della scocca, elemento centrale oltre che caratterizzante del futuro bivacco e pesante all’incirca 2.500 chilogrammi, avverrà agli inizi della primavera.

Il Cai di Auronzo segue con grande attenzione l’evolversi della situazione e, nel frattempo, festeggia insieme ai membri dello studio Demogo di Treviso il premio “T Young”, assegnato proprio al progetto del nuovo bivacco Fanton alle Marmarole nei giorni scorsi alla Triennale di Milano nell’ambito dell’annuale premio medaglia d’oro all’architettura italiana.

A ritirare l’ambito riconoscimento è stato Simone Gobbo, trevigiano, classe 1980, giovane architetto che insieme ai colleghi Alberto Mottola, Davide De Marchi e Fabio Tossutti (tutti operativi sotto la bandiera dello studio Demogo di Treviso) si è aggiudicato nel 2014 il concorso di idee promosso dalla sezione Cai di Auronzo, primo passo del processo di ricostruzione del bivacco che, rispetto a quello originario, sorgerà ad una quota più alta: i 2670 metri di forcella Marmarole rispetto ai 1750 dell’alta val Baion. Il progetto ottenne ben presto l’approvazione della soprintendenza e così, nell’autunno scorso, iniziarono i primi interventi in quota, concentrati nella realizzazione dei tre plinti di fondazione, ancorati alla roccia attraverso speciali barre in acciaio, sui quali sorgerà il bivacco il cui costo complessivo sfiora i centomila euro, diciassettemila dei quali reperiti dalla sezione Cai di Auronzo attraverso una sottoscrizione pubblica di fondi.

Ottantamila euro, stando alle stime, è invece la cifra che servirà per completare l’opera e, successivamente, installarla a forcella Marmarole. Come accennato, i lavori di realizzazione del nuovo bivacco Fanton sono già a buon punto: completate da tempo le fondamenta, da qualche giorno sono iniziati i lavori di realizzazione del bivacco vero e proprio: una calotta realizzata in un unico corpo con pannelli composti da materiale espanso strutturale rinforzato con tessuti in fibra di vetro e carbonio impregnati con resina vinilestere bicomponente attraverso il ricorso alla tecnica del “vacuum bag” a temperatura controllata. Una tecnica che permetterà di disporre le fibre di rinforzo in relazione alle necessità specifiche, riducendo al minimo il peso complessivo della scocca che sarà di circa 2. 500 chilogrammi.

Insieme alla scocca verrà costruito anche il pianale che si presenterà in struttura inclinata a graticcio composta da profili standard giuntati con sistemi di connessione imbullonati. Il tutto sarà suddiviso in più parti in modo da garantire l’elitrasporto. Crociere di controventamento orizzontale contribuiranno a stabilizzarlo e a contenerne le deformazioni. Il bivacco Fanton sarà dotato di una connessione satellitare a banda larga che garantirà il controllo in remoto grazie a sensori e webcam installate nella struttura. L’energia sarà infine prodotta grazie al fotovoltaico. —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi