Il museo Civico chiude per il trasloco al Fulcis

BELLUNO. Ormai manca poco. Inaugurazione e apertura del nuovo museo a Palazzo Fulcis avverranno a dicembre. Lo ha annunciato ieri l’assessore alla cultura del capoluogo, Claudia Alpago Novello: «Entro la fine di agosto chiuderà la storica sede del Museo civico nel Palazzo del Collegio dei Giuristi e inizierà il trasferimento delle opere nel Fulcis», ha precisato.
In dirittura d'arrivo. «Siamo quindi in dirittura d’arrivo. Il lavoro avviato quattro anni fa porterà finalmente a rendere fruibile a cittadinanza e visitatori uno degli edifici più belli e antichi della città». Il 5 agosto è stato pubblicato l’avviso per l’allestimento di Palazzo Fulcis, una gara da circa 280 mila euro. La ditta aggiudicataria è la Bawer Spa di Matera, su nove operatori che avevano presentato un’offerta, tutti da fuori provincia. «L’operazione sarà articolata e complessa», ha fatto presente l’Alpago Novello. «A settembre la ditta inizierà la messa in opera degli arredi, per poi continuare con trasporto e trasloco delle opere e con l’“accrochage”, ossia la sistemazione in mostra e nelle teche di vetro. La Bawer Spa è la stessa ditta che si è occupata dell’allestimento del Museo archeologico di Verona».
Recupero da 12 milioni di euro. Il tutto sarà completato entro l’inizio di dicembre e si potrà poi procedere con l’inaugurazione e l’apertura di Palazzo Fulcis, le cui settecentesche stanze sono state riportate alla luce grazie a un intervento avviato nella primavera del 2012. Il recupero è stato possibile grazie alla Fondazione Cariverona, che ha acquistato il palazzo e investito ingenti risorse (12 milioni di euro) per ristrutturarlo. Con il tempo è stato acquisito anche l'ex caffè Commercio.
Apertura straordinaria il 17. «L’ultima occasione per visitare la vecchia sede del Museo civico in piazza Duomo sarà mercoledì 17 agosto, nell’ambito di “Ferragosto e dintorni”», ha evidenziato l’assessore, ricordando che in quella giornata sarà aperto, in via straordinaria, anche il chiostro del Fulcis. E quando si parla di nuove aperture, contestuale è il tema della gestione.
Il ruolo della Fondazione Teatri delle Dolomiti. È la Fondazione Teatri delle Dolomiti il soggetto individuato dal Comune per custodia e gestione dei palazzi della cultura in città. «La modifica dello Statuto, a fine luglio in consiglio comunale, è finalizzata a far sì che la Fondazione possa ricoprire ulteriori ruoli», ha spiegato il presidente, Renzo Poloni. «Qualcosa di simile era previsto già nello Statuto precedente, ma abbiamo voluto dare un indirizzo ben preciso. Si tratta di un investimento. E in quest’ambito potrebbe esserci anche Palazzo Fulcis. Accordi sono già stati presi con Fondazione Cariverona e con Palazzo Rosso. Ci sono dei passaggi tecnico-operativi da completare e l’ufficialità potrà essere data nelle prossime settimane».
La Fondazione Teatri, in questi mesi, si sta già occupando di apertura e sorveglianza della Sala Bianchi, oltre che degli spazi della Crepadona. «Abbiamo personale giovane e culturalmente molto preparato», ha detto ancora Poloni. «Trasporteremo questo modello al Fulcis, se l’operazione si concretizzerà come pensiamo. Avremo voluto occuparci anche del Museo naturalistico di piazza Piloni ma ci sono degli “inghippi” interni al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, su cui non possiamo intervenire».
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