Il moroso Domenico: «Stefy è innamorata di me dalle elementari»
Boom di followers su Instagram per la Constantini, dopo l’oro nel curling di martedì. «Amos? La forza della coppia è proprio quella di non essere coinvolti sentimentalmente»

CORTINA. Da poco più di 700 follower una settimana fa a quasi 34 mila totalizzati sino a ieri sera. Di Stefania Constantini ora ne parlano tutti. E durante l’Olimpiade, man mano che si stava realizzando l’impresa, in tanti sono andati a cercarla su Instagram e hanno cliccato il tasto “Segui” del profilo.
Attenzioni da star, guadagnate con merito grazie ad una delle più grandi imprese a cui lo sport italiano ha mai assistito. I primi tifosi di Stefy restano però gli affetti più cari. In primis il fidanzato Domenico Dalla Santa, portiere del Fassa hockey in Alps League – medesimo campionato dell’Hafro Cortina – con cui la Constantini sta assieme da quasi 7 anni.
«In realtà però era innamorata di me dalle elementari», ci racconta ancora entusiasta Domenico, anche lui al centro di un’inattesa popolarità. «Pensa che in quinta aveva visto una mia foto e le avevo già fatto battere il cuore. Io ero alle medie e ancora non la conoscevo. Ci differenzia qualche mese di età, anche se io sono del 1998 e lei del 1999. Fatto sta che deve aver scritto addirittura una frase d’amore in francese sul suo diario nei miei confronti».
Poi ti sei accorto di lei…
«E a mia volta mi sono innamorato. Ci siamo conosciuti grazie ad un mio amico con cui giocavo ad hockey, Simone Dantone. In realtà all’inizio ognuno ha fatto i suoi percorsi, però il 24 maggio 2015 ci siamo fidanzati ufficialmente. Anche se, ad essere sinceri, era ormai da diversi mesi che andava avanti la frequentazione. Però lo tenevamo per noi».
Ricordo un’intervista in cui Stefania diceva che prendevi un po’ in giro il curling…
«Vero, noi dell’hockey un po’ ci scherzavamo su questo sport. Chi lo avrebbe mai detto che un giorno il curling avrebbe portato a casa l’oro olimpico. E proprio grazie a Stefy».
In questi giorni molte persone si domandavano se lei ed Amos Mosaner fossero fidanzati.
«Ad alcuni ho anche risposto di no, buttandola sul ridere ovviamente. Perché ecco, non sono certo un tipo geloso. In generale, a chi le rivolge dei complimenti dico: “Hai ragione”. Tornando nello specifico, a Stefania ed Amos, penso la loro forza sia stata proprio il non coinvolgimento emotivo l’uno con l’altro. Hanno saputo avere il necessario e professionale distacco, grazie a cui rimanere concentrati sul gioco. Un legame lavorativo e sportivo che ha permesso di raggiungere un risultato straordinario».
Ma lei ti aveva mai confidato di sognare l’oro?
«Prima di partire mi ha detto: “Vado e mi prendo una medaglia”. Lei nell’ultimo anno è cresciuta un sacco, soprattutto sotto l’aspetto della forza mentale. Ed essendo due sportivi, ci aiutiamo molto a migliorare l’uno con l’altro».
Confessa: hai visto tutte le partite, anche in piena notte, o ti sei fatto prendere dall’entusiasmo collettivo man mano?
«Non mi sono perso neppure un minuto. Adesso non vedo l’ora sia domani per rivederla e abbracciarla».
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