Il gruppo autismo entra in aula per informare gli insegnanti

Gli psicologi faranno sensibilizzazione in dieci istituti comprensivi della provincia A livello scolastico ci sono 85 casi riscontrati di disturbo del neurosviluppo  

belluno

La sensibilizzazione nelle scuole per una conoscenza dello spettro autistico. È pronta a partire una nuova attività sovvenzionata dal Gruppo autismo Belluno (Gab), che entrerà con un corso di informazione per insegnanti in dieci istituti comprensivi: i tre di Belluno, Cadore, Alpago, Agordo, Ponte nelle Alpi, Sedico e Feltre. Degli psicologi andranno a parlare con i professori, pagati dal Gab e mandati da due strutture private, la “Sedia gialla” di Belluno e il Laboratorio psicoeducativo di Agordo.

«È un’esigenza nata da famiglie all’interno del nostro gruppo e cerchiamo di farla diventare un’attività vera e propria», spiega il presidente dell’associazione Flavio Mares. Il progetto partirà il 22 ottobre a Sedico e si svilupperà in dieci date, per poi continuare nei prossimi due anni in modo da coprire tutti i trentadue istituti comprensivi e superiori della Provincia.

Secondo i dati raccolti dal Gruppo autismo Belluno, a livello scolastico nelle classi che vanno dalla prima elementare alla quinta superiore, ci sono 85 casi di autismo. Vuol dire rientrare nelle statistiche nazionali che dicono che l’autismo interessa lo 0,3 per cento della popolazione.

Su 210 mila persone nel bellunese censite dall’Istat l’anno scorso, ce ne sarebbero circa 600 nello spettro autistico. «Questo – sottolinea Flavio Mares – è importante da dire perché è solo negli ultimi dieci anni che la neuropsichiatria infantile rilascia un certificato della sindrome di autismo. Prima la chiamavano in tanti modi diversi».

«Significa che una grande parte della popolazione – spiega il presidente del Gruppo autismo Belluno – non è identificata come autistica e quindi non viene trattata in modo corretto».

Al suo fianco per informare e sensibilizzare la popolazione sul tema, c’è il Centro servizi volontariato. «Riscontriamo tra la gente una certa apatia, indifferenza e non conoscenza di questi aspetti. Se la società civile non è un più attenta, non è una società civile», interviene il presidente Csv-Comitato d’intesa Giorgio Zampieri. «Fare un percorso così significativo, coinvolgendo le scuole, è l’ideale».

Per riuscirci servono anche i soldi, per questo il Gruppo autismo Belluno ha organizzato una lotteria, ma ha ricevuto anche delle donazioni. La più significativa, da un privato che vuole rimanere anonimo, è di 10 mila euro. «Vorremmo ringraziare tutti», dice il responsabile amministrativo Ivano De Bona, «in modo tale che giunga a tutti la nostra gratitudine. E poi che ci pensino ancora».

Fine ultimo dell’associazione è la ricerca di un centro residenziale, con spazi tali da permettere ai soggetti interessati di vivere, per quanto possibile, in autonomia ma potendo usufruire dei servizi necessari.

Jennifer Wendrich è una mamma che sottolinea l’importanza di costruire quella cultura generalizzata sul territorio per formare gli operatori, non solo sociosanitari, ma tutti quelli che hanno a che fare con i momenti di aggregazione. —





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