Il geometra si reinventa lavorando con il drone

LA SCELTA
«I più vedono il drone come un giocattolo, mentre per me è uno strumento di lavoro che mi ha cambiato la vita». Renato De Lorenzo Cadore, classe 1988, è un geometra di Candide di Comelico Superiore. Diplomato a Udine, ha fatto il tirocinio e poi l’esame di Stato, come tanti.
«Solo nel mio comune, che conta 2.200 abitanti», racconta, «ci saranno almeno 10 studi tecnici che sostanzialmente fanno un po’ le stesse cose. Così mi sono detto: se anche io lavoro come un classico geometra, trovare clienti sarà un po’ difficile. Ed allora ho deciso si specializzarmi con l’acquisto di un drone».
Per fare cosa? «Anzitutto fotogrammetria, una tecnica di rilievo che permette di acquisire dei dati metrici di un oggetto (forma e posizione) tramite l’analisi di una coppia di fotogrammi stereometrici. Viene utilizzata in cartografia, topografia e in architettura e permette di identificare la posizione spaziale di tutti i punti d’interesse dell’oggetto considerato. Oggi la fotogrammetria rappresenta una delle tecniche di acquisizione dei dati del territorio tra le più affidabili, economiche e precise».
Il drone, spiega, «serve proprio per acquisire dall’alto tutti questi dati, che sono molto utili per vedere come cambia il territorio».
«Il mio, che ho acquistato da una ditta di Bressanone», racconta De Lorenzo Cadore, «costa circa 50 mila euro, con una batteria LiPo ricaricabile a 24 Volt; poi ho aggiunto altra strumentazione tecnica, la una stazione robotizzata per il Gps, i software. In tutto ho investito oltre 150 mila euro in tre anni».
Cosa consente di fare? «Fotografie aeree georeferenziate; dettagli per i modelli 3D; verifica dei volumi; misurazione di quote e punti; ispezione di strutture, sia per edilizia privata che per opere pubbliche; effettuazione di monitoraggi; produzione di foto e video professionali».
Dopo aver lavorato in alcuni studi professionali, nel 2010 Renato De Lorenzo Cadore prende la partita Iva; poi nel 2017 fonda la società F.lli Cadore Srl ed acquista il suo primo drone. Oggi nel suo lavoro collabora con i fratelli Giuseppe (1980) e Mirko (1982), che hanno una ditta di perforazioni, e Nicola (1990), falegname.
«Un’altra mia attività», prosegue, «è il montaggio dei Gps sulle macchine operatrici movimento terra, sugli escavatori, per fare scavi automatizzati: si programma la macchina e questo rende il lavoro più preciso e più veloce, con un risparmio di almeno il 40% sia dei tempi che dei costi. Per questo ho fatto vari corsi di specializzazione. Inoltre faccio consulenza estimativa, ovvero un insieme di indagini e studi, dal profilo tecnico a quello economico, indispensabili per valutare un immobile. Ed ancora faccio progettazione, direzione lavori e rilascio certificati catastali». —
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