Il gatto selvatico si moltiplica nella foresta del Cansiglio
ALPAGO. Sull’altopiano del Cansiglio si moltiplicano i lupi ma anche i gatti selvatici.
La prima coppia di lupi ha generato, l’anno scorso, 5 cuccioli. Altri 5 sono nati a maggio. Oggi i carnivori presenti potrebbero essere 8 o 9. La conferma arriva dall’attività di monitoraggio faunistico condotta dai volontari dell’associazione naturalistica Lorenzoni di Vittorio Veneto, tramite fototrappolaggio.
I piccoli sono stati immortalati per la prima volta alla fine di luglio intenti a socializzare e abbeverarsi. Il branco, pur non avendo utilizzato la stessa tana dell’anno scorso, ha mantenuto la medesima area. La foresta del Cansiglio offre zone indisturbate e sicure dove la specie trova i siti ideali per la riproduzione e l’allevamento, grazie all’estensione della foresta e all’abbondanza di ungulati selvatici da predare.
I video sono stati prodotti nell’ambito nel progetto di citizen science “Wildlife camera project” della Lorenzoni, coordinato da Luca Zanchettin, che da tre anni monitora la presenza del lupo in Cansiglio, attività iniziata per la sua tesi di laurea in scienze ambientali alll’Università di Udine.
Zanchettin e i volontari che lo supportano hanno mantenuto finora la riservatezza sui risultati del monitoraggio «per non fomentare eccessiva attenzione, che avrebbe un impatto negativo sulla fauna selvatica nelle fasi molto sensibili quando si formano delle nuove dinamiche nell’ecosistema della foresta».
Le attività che avevano subito una battuta d’arresto a causa del lockdown successivamente sono riprese in maniera intensiva ed hanno portato non solo ad oltre 20 videocatture indipendenti di lupo da gennaio, ma anche a 31 video-catture di gatto selvatico, tra cui un individuo di pochi mesi.
Una testimonianza del fatto che nella foresta del Cansiglio il gatto selvatico non è presente solo in fase di dispersione dalle aree limitrofe ma si riproduce. «Contemporaneamente il 2020 è stato caratterizzato dalla pasciona del faggio», specifica Zanchettin, «ovvero una produzione di faggiole straordinariamente abbondante la quale favorisce la comunità dei roditori, prede elettive del gatto selvatico».
Tornando ai lupi, oggi si stima che la presenza del lupo in Cansiglio consista in un banco di 8-9 individui: la coppia alpha assieme alla nuova figliata ed un numero incerto di giovani dell’anno precedente.
«Non è certo quale sia stato il destino dei cinque giovani nati lo scorso anno. Pur essendo stati immortalati da soli o in piccoli gruppi durante l’estate, è risaputo che dopo il primo anno di vita i giovani si allontanano dai genitori e vanno in dispersione. In questa fase quasi il 50% è destinato a morte sicura per cause naturali e non», precisa Zanchettin.
L’attrezzatura utilizzata nel progetto è stata acquistata grazie ad una raccolta fondi lanciata su Facebook nel gennaio 2019, raccogliendo circa mille euro. —
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