Il formaggio Piave ha il suo consorzio di tutela

Bortoli (Lattebusche): «E' fondamentale per valorizzare la Dop e aggredire nuovi mercati»
 
CESIOMAGGIORE.
La firma apposta il 30 dicembre davanti al notaio Malvagna di Feltre certifica la nascita del consorzio Dop a tutela del formaggio Piave. Lattebusche perde l'esclusiva sulla produzione ma tanti saranno i benefici per un formaggio che ha fatto le fortune della cooperativa lattiero casearia e conquistando le tavole in Italia e all'estero.  Soci fondatori del consorzio sono naturalmente Lattebusche e Agriform, il consorzio di commercializzazione che già tratta notevoli quantitativi di formaggi dell'azienda cesiolina per poi rivenderli sui mercati di tutto il mondo. La sede legale sarà proprio a Busche.  «La firma era un passo fondamentale», spiega il direttore di Lattebusche, Antonio Bortoli, «perché d'ora in avanti scattano per il formaggio Piave tutte quelle tutele di cui si possono avvalere i prodotti a marchio Dop, cioè a denominazione di origine protetta. Entriamo a fare parte dell'Afidop che raggruppa tutti i consorzi Dop italiani e potremo combattere tutto ciò che è contraffazione del prodotto oppure la concorrenza sleale. Il tutto salvaguardando le peculiarità del formaggio Piave, che ora ha un disciplinare di produzione che andrà rispetto da tutti coloro che vorranno produrlo».  Al consorzio sono già arrivate richieste di altri soggetti per poterne entrare a farne parte: «Ne hanno diritto tutti i soggetti legati alla filiera», spiega ancora Bortoli, «dagli allevatori, ai caseifici, dagli stagionatori fino alle aziende che si occupano di porzionare e commercializzare il prodotto. Importante è che tutti i soggetti risiedano in provincia di Belluno perché il Piave è un formaggio della nostra montagna».  Sul piatto della bilancia il direttore di Lattebusche mette le notevoli possibilità offerte sul piano economico e normativo per valorizzare il prodotto "Piave": «Il compito del consorzio sarà quello di portare a conoscenza del maggior numero possibile di consumatori dell'esistenza del formaggio Piave, delle sue caratteristiche e della sua qualità, utilizzando tutti i mezzi a disposizione. Si aprono importanti canali per reperire finanziamenti a livello europeo - un capitolo di spesa viene riservato proprio ai prodotti Dop - con la possibilità di aggredire nuovi mercati ed estendere l'attività di commercializzazione in quelli dove il Piave è già conosciuto, con promozioni specifiche e dedicate».  Ora il consorzio si metterà al lavoro. Per il Piave c'è un 2011 tutto da sfruttare.

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