Il drago di Santa Croce al Lago è d'ispirazione per il cioccolato

Il cioccolato con il drago
FARRA.
L'onda anomala sollevata dalla trasmissione "Mistero" di Italia 1, martedì scorso, sta investendo anche le realtà produttive della provincia. Mentre la pagina Facebook "I love drago di Santa Croce" viaggia già con incredibile successo verso le 3.000 preferenze, a poco più di 48 ore dal servizio di Marco Berry, ecco che arriva anche la cioccolata del Drago di Santa Croce ad addolcire i timori di un colpo di coda della "bestia". A realizzare il goloso manufatto non poteve che essere Mirco Della Vecchia, il cioccolatiere delle Dolomiti. «L'idea è nata con un azienda dell'Alpago», spiega Della Vecchia, «che mi ha chiesto se avessi delle idee per fare degli omaggi ai loro clienti all'estero». Così, detto fatto, l'artigiano del cioccolato ha pensato di proporre qualcosa di curioso, attuale e misterioso: una tavoletta di cioccolato fondente con una confezione tutta dedicata al drago che, secondo il racconto fantasioso della trasmissione, turberebbe le notti dei cittadini dell'Alpago e del passo Fadalto. «Francamente mi sono posto qualche remora di coscienza sull'effettuare questo lavoro, in quanto non mi sembrava corretto scherzare su un tema così delicato e che preoccupa la gente dell'Alpago, alla quale sono tra l'altro molto legato», fa presente Della Vecchia, «ma poi ho pensato che forse questa tavoletta poteva avere anche un richiamo turistico. Infatti sul retro della confezione ho voluto riportare alcune informazioni sul territorio e le sue attività e indicare l'indirizzo del portale del turismo Alpago. In modo che chi assaggia questa delizia possa, dopo essersi fatto qualche risata, incuriosirsi e venire a visitare le meraviglie della Conca». Ma la "febbre del drago" contagia anche gli ospiti della casa di soggiorno "don Gino Ceccon", a Santa Croce del Lago. Presto infatti, nei mercatini di paese, accanto alle tradizionali bambole realizzate dagli anziani a scopo benenfico, potrebbero trovare posto anche tanti piccoli draghi di stoffa o di pelouche. Un modo per passare il tempo e per colorare le bancarelle con simpatici mostri ricordo in ricordo della Conca. Il drago oltre ad essere riprodotto sullo stemma del Comune di Farra, potrebbe diventare fonte di attrazione turistica e creare ancor più indotto.
Ezio Franceschini
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