Il discobolo a chi “allena” uomini e atleti

Ieri l’assegnazione del riconoscimento del Csi a Livio Roro (Us Cesio) e ad Aldo Pellencin (San Vittore)

FELTRE. Premio per gli allenatori di ieri, incitamento per gli atleti di oggi e domani. Il discobolo d'oro alla carriera sportiva conferito ieri al dirigente sportivo cesiolino Livio Roro e al presidente dell'unione sportiva san Vittore Aldo Altiero Pellencin è stato un momento di incontro tra generazioni, una cerimonia di passaggio del testimone ai giovani, a cui tanti interventi si sono rivolti. «La formazione è un momento importante nello sport», ha affermato don Luciano Todesco della parrocchia del Duomo, «che va condiviso a tutti i livelli. Lo sport è prezioso, ma i giovani avrebbero bisogno di essere guidati da adulti con passioni vere, che però abbiano anche voglia di "sprecare" il loro tempo per condividerle con i loro figli». Alberto Brambilla, presidente del Csi, ha fatto gli onori di casa ma è stato anche il presentatore di Roro, che ha ricordato essere stato «amico di mio fratello Enrico», riassumendo poi i tratti salienti del suo impegno nello sport: «Bisogna far crescere uomini e campioni», ha concluso, «mettendosi a disposizione e a servizio della comunità». È intervenuto anche il sindaco di Cesiomaggiore Michele Balen, che ha poi premiato il suo cittadino, parlando dello sport come «mezzo per l'educazione, la formazione e l'attenzione verso l'umanità». Livio Roro ha ricevuto il premio anche dalle mani del sindaco Perenzin, ed è stato abbracciato dagli atleti grandi e piccoli dell’Us Cesio. Dopo di lui è stato premiato Pellencin, alla guida dell'Us San Vittore, fondata cinquant'anni fa con la benedizione di don Giulio Gaio e dell'allora parroco di Anzù don Enrico Zasio, che con disponibilità e grande generosità hanno dato in gestione alla nascente squadra sportiva l'attuale terreno di gioco ai piedi del monte Miesna. «Queste piccole realtà sono un capitale di valore. Tutti dovremmo uscire dall'apatia e vivere in maniera più partecipata la vita associativa», ha esortato Pellencin poco prima di ricevere il discobolo d'oro 2011 perché fa riferimento alla passata stagione sportiva. È stato quindi premiato Eugenio Dall'Agnol, infaticabile allenatore di intere generazioni di giovani feltrini. Per ricevere il suo riconoscimento, il professore ha abbandonato il bastone a lato della sedia e ha raggiunto con fierezza il tavolo dei relatori per ricevere a mani libere la sua targa al merito. (f.v.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi