Il “corto” di Padovani in lizza a Venezia «Protagonista alla Mostra, che emozione»

il personaggio
C’è un filo tutto bellunese che lega il viaggio del giovane sceneggiatore e regista Alessandro Padovani alla Mostra del cinema di Venezia. Il ventottenne pedavenese è uno dei nove finalisti del Premio Rodolfo Sonego, concorso per sceneggiature di cortometraggi dedicato al celebre autore di Alberto Sordi nato a Belluno nel 1921, che fa tappa in laguna. Scelto tra più di cento candidati, Padovani presenterà domani alla 78esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica “La scienza prima di tutto” insieme alle storie degli altri otto finalisti a una platea di registi e produttori italiani e stranieri con l’obiettivo di stimolarne l’interesse. La premiazione della miglior sceneggiatura originale avverrà in un secondo momento, durante il Torino short film market a novembre.
Come ti senti nel ritagliarti un piccolo spazio alla Mostra del cinema a Venezia?
«È una bella emozione. Da quando ho 18 anni vado a Venezia ad ogni edizione del festival a vedere film ed è sempre bello esserci. C’è il mondo del cinema concentrato a Venezia per dieci giorni e per chi fa questo lavoro è l’occasione di incontrare tante persone, si possono creare delle collaborazioni e mettere le basi per dei progetti. In questo caso ho l’opportunità di raccontare una storia mia a dei produttori internazionali. Il progetto del Premio Sonego permette di farlo e non è una cosa scontata».
Come si svolgerà la giornata di domani?
«Saremo nello spazio della Regione Veneto all’hotel Excelsior del Lido. Ognuno farà una presentazione orale di cinque minuti della propria storia a produttori italiani ed esteri e per questo sarà in inglese. La difficoltà sta nel ridurre in poche frasi tutto il lavoro fatto per incuriosire le persone. L’obiettivo è di sintetizzare e allo stesso tempo di attrarre».
Di cosa parla la tua sceneggiatura?
«È una storia un po’ particolare, perché racconta di due ricercatori italiani in Antartide. L’ho chiamata una commedia sentimentale ambientalista, perché devono decidere tra una ragazza dopo la notifica della compatibilità su una celebre app di incontri – il primo “match” nella regione antartica della storia – e una scoperta che potrebbe salvare il mondo dal cambiamento climatico».
Il tema è “Il cinema secondo Sonego”.
«Amo il cinema di Sonego. Anche per campanilismo mi piace il fatto che uno degli sceneggiatori italiani più importanti sia bellunese. Mi ritrovo molto nella sua visione della commedia. Mi faceva piacere partecipare al premio da un lato per l’importanza che ha acquisito negli anni nell’ambito della sceneggiatura, dall’altro proprio per il fatto che è dedicato a Sonego. È un autore che ammiro veramente tanto ed essere tra i finalisti di un premio con il suo nome mi rende orgoglioso. A questo si aggiunge l’emozione di essere alla Mostra del cinema. Si tratta di una vetrina internazionale e Venezia in questi giorni è il centro del mondo del cinema. È il posto giusto dove presentare un progetto». —
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