Il corso per partorienti trasloca all’aperto nel parco dell’ospedale di Feltre

Le donne in gravidanza si sono confrontate con l’ostetrica nell’ampia area verde dietro il padiglione Gaggia 

FELTRE. Cose da donna nel parco. Su richiesta delle future mamme che hanno trascorso parte della gravidanza in lockdown, è stato organizzato dalle ostetriche del Santa Maria del Prato un incontro pre-parto, al quale forse ne seguiranno altri, per affrontare dubbi, timori sulla gravidanza, e condividere la gioia dell’attesa fra donne. Un incontro che, invece che in una sala dell’ospedale, si è tenuto all’aria aperta.

Così ieri un gruppo di partorienti, mantenendo il distanziamento nello spazio aperto del parco dietro il padiglione Gaggia, si è riunito con l’ostetrica di turno che ha spiegato, con tanto di bambolotti per la simulazione, la tecnica del massaggio in caso di colichette o per favorire il relax del bebè, il cambio pannolino, e le condizioni posturali ed “emozionali” per allattare il neonato.

Un incontro che le partecipanti hanno gradito moltissimo perché “in presenza” hanno potuto finalmente specchiarsi sull’esperienza comune, confrontarsi sulle preoccupazioni più comuni e meno comuni per il presente del parto e per il futuro del puerperio.

Cose da donna, insomma, anche perché i papà non sono ammessi agli incontri, per questioni di sicurezza legate al Covid.

Nel periodo del lockdown, coinciso con la sospensione di tutte le attività sanitarie e assistenziali “in presenza”, il Consultorio non ha mai fatto venire meno il contatto fra le partorienti e le ostetriche di riferimento. Sono stati infatti garantiti i contatti telefonici con le neo mamme e sono state programmate videoconferenze in alternativa ai gruppi pre e post parto.

La tecnologia è stata di grande supporto nell’organizzazione dei corsi di accompagnamento alla nascita on line organizzati in condivisione con i consultori familiari del territorio: le coppie si sono potute collegare via internet direttamente da casa per seguire il corso tenuto da una équipe multidisciplinare formata da ostetriche, ginecologo, pediatra e anestesista.

Da maggio poi, i papà hanno potuto riprendere le visite in degenza a mamma e bambino neonato. Senza mai togliere la mascherina: per i baci, c’è tempo una vita. 

 

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