Il cippo che ricorda la battaglia di Rusecco è ormai illegibile

VALLE. Domani saranno trascorsi 512 anni da quando, in località Rusecco, a Valle, i cadorini e i veneziani vinsero la battaglia contro austriaci e lanzichenecchi. La zona teatro dello scontro è oggi a metà tra i Comuni di Pieve e Valle. Un cippo lungo la Statale di Alemagna (nei pressi del ristorante “Il Portico”), ricorda l’evento. E proprio questo cippo in questi giorni è oggetto di una sorta di omaggio sia da parte degli studiosi di storia cadorina e veneziana e sia di semplici cittadini. E sarebbe bello che il visitatore avesse la possibilità di leggere quanto sul cippo è riportato. Ma così non è. Le iscrizioni sono sporche e si leggono male. Secondo Luigi Ciliotta, proprietario del terreno sul quale il cippo è stato costruito, e che condivide il desiderio che sia reso leggibile, ci sarebbe l’intenzione di spostarlo su un terreno pubblico: questo perché oggi il cippo è poco visibile dall’Alemagna, che pure passa ad un solo metro di distanza, a causa di una staccionata che lo nasconde. La battaglia di Rusecco è stata una grande vittoria di Venezia, ottenuta dal capitano Bartolomeo d’Alviano impiegando truppe scelte, grazie alle quali riuscì a riconquistare il Cadore che era stato invaso da Massimiliano I d’Austria. Alla sanguinosa battaglia di Rusecco prese parte anche il nonno di Tiziano Vecellio. In quell’occasione, il ruscello che scende dal villaggio di Nebbiù divenne rosso per il sangue di quasi duemila “lanzknecht”; e ancora oggi, dopo oltre 500 anni, c’è un avvallamento che è abitualmente chiamato “lago di sangue” dagli abitanti di Valle. Subito dopo il combattimento, il comandante veneziano riconquistò il castello di Pieve, mandando avanti “in pena della forca” quei cadorini che avevano abbandonato Pieve e si erano rifugiati sui monti circostanti. Fu un episodio epico, eroico, ricordato anche con un murales a Cibiana, con una targa posta dalla Regione sempre a Cibiana, con un dipinto che si trova nella sala consigliare del municipio di Valle e, appunto, col cippo lungo la Statale di Alemagna. La battaglia è passata a fare parte della storia non solo del Cadore ma anche di Venezia. Proprio per questo, il cippo che in questi giorni è oggetto di omaggio da parte degli studiosi di storia cadorina e veneziana meriterebbe di offrire al visitatore la possibilità di essere letto. —
V.D.
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