Il buffet della stazione cambia aspetto e offerta

A fine mese la riapertura dopo i lavori per abbattere le pareti interne Meno spazio ai periodici, arriva la possibilità di consumare pranzi veloci

FELTRE

Il buffet della stazione si riconsegna alla comunità, ristrutturato e adeguato negli spazi, alla fine di ottobre.

Nel locale che fa da porta d’ingresso alla città per chi arriva in treno sono in corso lavori importanti, che coinvolgono esclusivamente la famiglia Favero che da tre generazioni gestisce il servizio, per ridefinire gli spazi interni. Rimuovendo – con l’autorizzazione della Soprintendenza – le tramezze interne per eliminare gli “anfratti” che toglievano luce all’ambiente, riducendo gli spazi commerciali come quello riservato a giornali e riviste, «un po’ anche per l’effetto della crisi dell’editoria», dicono i proprietari, e dando maggiore disponibilità e comfort agli avventori. Nel nuovo buffet della stazione i clienti potranno infatti anche fare pasti veloci e leggeri prima di intraprendere un viaggio.

«Il primo passaggio dell’ampia ristrutturazione che abbiamo deciso di affrontare», dicono Evelina e Mariangela Favero in società con la mamma Franca De Toffoli, «è stato quello della messa a norma dell’impiantistica e delle reti tecnologiche che risultano datate all’epoca della ferrovia di inizio Novecento. Nulla che potesse mettere a rischio l’incolumità delle persone, ma la società ne risentiva moltissimo dal punto di vista del dispendio energetico, perché non è facile riscaldare un ambiente molto frequentato come questo con il debito comfort che si deve riservare alla clientela, specie se si ferma a mangiare un panino o a fare colazione. La caffetteria infatti non subirà modifiche di alcun tipo, anzi ci sarà un potenziamento dell’offerta, unitamente alla possibilità di un fast food che rientra fra le richieste crescenti della popolazione in movimento».

In questa nuova prospettiva, dunque, saranno ricavati nuovi posti a sedere, con il ridisegno degli spazi per dare aria e luce a un ambiente confortevole e meno dispersivo o a compartimenti stagni come è stato finora.

«I libri storici, i libri cult, frutto del collezionismo e della passione per la circolazione della cultura che è propria di nostro padre Gabriele Favero», dicono le figlie Evelina e Mariangela, «resteranno a disposizione delle clientela con un allestimento rinnovato. Anche perché questo aspetto, fortemente valorizzato da questa generazione di gestori, è diventato parte integrante del locale. I libri storici e quelli che non sono più andati in ristampa rappresentano un valore aggiunto fra le offerte del buffet, assieme a preziosi cimeli che il nostro papà collezionista metterà in mostra».

Anche sul giardinetto fra la veranda del buffet e “La Provvida”, ristrutturata sempre dai Favero in tempi recenti, a disposizione dei clienti con i vecchi tavolini e le panchine della “belle époque” si presterà la massima cura «in onore di nonno Luigi Favero che ai suoi tempi vinceva tutti i premi per i giardini delle stazioni più belli». Se ne occuperà Luca, marito di Mariangela, per pura passione e talento.

Al restyling del buffet si affiancano, nel cantiere davanti alla stazione a cura di Trenitalia, i lavori per disincentivare la nidificazione dei piccioni. Che sotto il tetto della pensilina hanno sempre trovato terreno fertile. —



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