Il bivacco Sperti è di nuovo agibile: è stato trasportato dall’elicottero

La nuova struttura è stata commissionata dal Cai Belluno Si trova sullo zoccolo della Pala Belluna della Schiara 
Ivan Ferigo



BELLUNO

Ieri mattina è stato messo a dimora il nuovissimo bivacco Sperti. La struttura commissionata dalla sezione Cai di Belluno alla ditta Bortoluzzi di Alpago è stata posizionata da un elicottero sullo zoccolo della Pala Belluna del Gruppo della Schiara, a 2000 metri d’altitudine.

Il vecchio rifugio d’emergenza non era ormai più utilizzabile: c’erano importanti infiltrazioni d’acqua ed era parecchio datato (l’inaugurazione risale al 1963) e in condizioni precarie. Smontato e portato a valle questo prefabbricato, è stata prima sistemata la platea, ed ora, grazie all’utilizzo dell’elicottero, allocato il bivacco nuovo, più moderno e sicuro.

Questo, già perfettamente utilizzabile, è una soluzione assolutamente innovativa. C’è sempre la copertura in lamiera zincata di colore rosso, mentre le finestre garantiscono la tenuta termica e la sicurezza, come del resto tutta la struttura. Tra legno e lamiera c’è uno strato per non creare la condensa. Gli interni sono molto confortevoli, dotati anche di materassini e piumini imbottiti. Il rifugio è realizzato con tutti i crismi più innovativi utilizzati in alta montagna.

Si chiude così il cerchio per il recupero di uno dei bivacchi alpinistici più amati dagli scalatori dolomitici, grazie alla spettacolare vista naturalistica e panoramica che da lì si può godere.

L’intervento rientra in un programma di lavori che la sezione ha stilato lo scorso settembre e che ora pian piano sta portando a termine in questa prima fase della stagione estiva. «Siamo assolutamente in linea con i tempi», spiegano dal CAI, «nonostante la presenza della neve li abbia fatti dilatare, impedendoci di salire e di fare delle operazioni prima».

Oltre alla sostituzione del bivacco Sperti, rientrano nel citato piano diverse altre manutenzioni. Al Rifugio VII Alpini, di cui tra l’altro quest’anno ricorrono i 70 anni della costruzione, sono stati rifatti i serramenti in legno dipinto di celeste, oltre che rinnovati gli interni, con il nuovo bancone bar. Dopo i rallentamenti ai lavori dovuti ad un inverno particolarmente complicato, è stata completata la sistemazione del sentiero 502 “Val de Piero”, mentre quella del Tissi è in dirittura d’arrivo a breve.

«Tante cose sono state fatte», raccontano ancora dal direttivo, «dopo giornate e giornate di lavoro, iniziate addirittura ad aprile, appena possibile con il primo scioglimento della neve. Abbiamo dato veramente prova di essere tenaci, di perseguire i nostri obiettivi con celerità, entusiasmo e determinazione».

Attraverso tutte queste opere, Il Cai di Belluno intende celebrare al meglio i suoi 130 anni di storia e di attività, di persone, di gloriose vicende, di grandi successi. —

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