I volontari del sangue donano cinque poltrone per prelievi e trasfusioni

BELLUNO
L’Abvs aiuta a migliorare il servizio del centro trasfusionale dell’ospedale di Belluno, donando cinque poltrone per prelievi nuovi di zecca, concludendo l’opera di miglioramento degli spazi dedicati ai donatori messo in atto dall’azienda ospedaliera.
«Oggi è un bel giorno per il nostro ospedale», ha commentato il direttore generale Adriano Rasi Caldogno, «l’azienda ha affrontato una spesa importante per la ristrutturazione della sala trasfusioni, rendendola più pratica ed efficiente, accogliamo con enorme piacere la donazione dei volontari del sangue per queste nuove poltrone che miglioreranno ulteriormente l’esperienza dei donatori e delle altre persone che frequentano il centro».
La donazione, del valore complessivo di circa 18 mila euro, si inserisce nel rapporto di collaborazione e sinergia tra l’Abvs e la struttura trasfusionale, un rapporto che non si limita a Belluno, dato che l’azienda è intervenuta anche nei centri di raccolta di Agordo e di Pieve di Cadore, così da permettere ai donatori locali di donare direttamente nelle proprie vallate. «Abbiamo voluto “coccolare” i nostri donatori», ha spiegato Gina Bortot, presidente dell’Abvs, «quando il direttore di dipartimento, a conclusione dei lavori di adeguamento, ci ha espresso la volontà di cambiare anche le poltrone da prelievo, ci è parso opportuno aderire alla richiesta pensando alla comodità dei nostri donatori».
Le poltrone, oltre che per le donazioni, verranno utilizzate anche per i prelievi a pazienti per medicina rigenerativa, autotrasfusioni, salassoterapia, terapie infusionali e trasfusioni.
«Finora avevamo utilizzato dei vecchi lettini meccanici», spiega il dottor Stefano Capelli, primario del reparto, «queste sono completamente automatizzate e permettono di muovere automaticamente il paziente e di metterlo subito nella corretta posizione in caso di improvvisi abbassamenti di pressione dovuti alla donazione».
Ma quanto si dona in provincia di Belluno? Abvs, ad oggi, conta oltre 6.200 donatori attivi, ovvero con almeno una donazione effettuata negli ultimi due anni, al 30 settembre di quest’anno il numero di donazioni ammontava a 7289, qualcuna in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente «ma», spiega Bortot, «l’obiettivo dell’associazione non è aumentare il numero di donazioni, ma incrementare il numero di donatori, così da poter donare quello che serve quando serve». Ogni giorno per la sala trasfusionale passano dai 40 ai 60 donatori, oltre a una decina di pazienti per trattamenti differenti: «Si tende ad associare il bisogno di sangue a un’emergenza, ma non è così», spiega il dottor Capelli, «serve un afflusso costante tutto l’anno e per farlo serve una struttura efficiente, per questo ringraziamo di cuore l’Abvs per la donazione ma soprattutto per l’attività che svolge ogni giorno». —
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