I due “piedi destri” nel quadro di Lazzarini

AGORDO. «Ma quel ragazzo ha due piedi destri!». Mentre stava prestando la propria competenza tecnica alle insegnanti e agli alunni della scuola primaria di Agordo, il fotografo e cineamatore, Cesare...

AGORDO. «Ma quel ragazzo ha due piedi destri!».

Mentre stava prestando la propria competenza tecnica alle insegnanti e agli alunni della scuola primaria di Agordo, il fotografo e cineamatore, Cesare Benvegnù, è stato colpito da un particolare di uno dei quadri (olio su tela) collocati nell'antico oratorio dedicato a San Vincenzo Ferrer a Prompicai di Agordo.

L'opera in questione è del pittore veneziano Gregorio Lazzarini, vissuto tra il 1655 e il 1730. S'intitola “Incoronazione di Joas e morte di Atalia” ed è posizionato su una parete laterale della chiesetta risalente al 1659. Come documentato dallo storico dell'arte Sergio Claut nel suo “Dipinti nell'antica forania di Agordo (Secc. XV-XX)”, tale dipinto, assieme all'altro “Salomone sulla mula di David”, decorava un ambiente di palazzo Vallaresso a Venezia. I due dipinti devono essere rimasti in laguna almeno fino al 1809, mentre sono attestati per la prima volta nella letteratura agordina nel 1858 ad opera del Mugna.

La supposizione di Claut è che tali opere avrebbero dovuto in un primo tempo essere posizionate nella chiesa arcidiaconale di Agordo ricostruita tra il 1836 e il 1852 dall'architetto Giuseppe Segusini.

«Né si passerà sotto silenzio» dice infatti Claut nel libro «il fatto che la chiesa di Agordo nei primi decenni dell'Ottocento beneficiò, più di qualsiasi altra nel bellunese, dei proventi delle spoliazioni seguite ai famosi decreti napoleonici».

Fatto sta che i due quadri arrivarono nell'oratorio di San Vincenzo a Prompicai, che gli agordini hanno particolarmente a cuore e che il giorno di Pasquetta diventa il centro della Sagra del Fanciullo.

Pochi, se non nessuno, devono però aver prestato attenzione ai particolari dei quadri. L'occhio vigile di Benvegnù lo ha invece fatto e ha scoperto che il ragazzetto intento a osservare, mentre cammina, le scene bibliche dell'incoronazione di Joas e della morte di Atalia, si ritrova con due piedi destri. Quello che dovrebbe essere il sinistro, e che tiene sollevato nell'atto di camminare, ha infatti l'alluce all'esterno e il mignolo all'interno. «Evidentemente», dice oggi simpaticamente Claut «il Lazzarini si era distratto un attimo». (g.san.)

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