I camperisti contro il Comune

CORTINA. I camperisti contro il Comune di Cortina. Una protesta di cui si fa interprete la rivista bimestrale “In Camper”, edita a Firenze. «Dal 1987 a oggi», si legge in una nota dai forti toni polemici, «per ben 26 anni, a Cortina impera il volere del sindaco di turno anziché la legge dello Stato. I sindaci devono rispettare le leggi ed essere tempestivamente sanzionati in caso di violazione. In alternativa il Comune che viola la legge dev’essere commissariato e/o accorpato ad altri se costituito da meno di 35.000 abitanti».
Ma vediamo qual è il nodo del contendere. In pratica si accusano le diverse amministrazioni, che si sono succedute nella conca ampezzana in un quarto di secolo, di essersi “negativamente distinte per la politica di discriminazione nei confronti delle famiglie che circolano e sostano con l’autocaravan. E questo nonostante l’entrata in vigore della legge 336/1991 (legge Fausti, ndr), poi recepita nel 1992 dal nuovo codice della strada”.
Da allora, sostengono i camperisti, il principio di equiparazione delle autocaravan agli altri autoveicoli ha trovato riconoscimento nella legge dello Stato: ed è il codice della strada, all'articolo 185, a chiarire che le autocaravan “ai fini della circolazione stradale in genere e agli effetti dei divieti e delle limitazioni previsti negli articoli 6 e 7, sono soggette alla stessa disciplina prevista per gli altri veicoli. La sosta delle autocaravan, dove consentita, non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo”.
Ed invece, ribadisce la nota, «il sindaco di turno ha emanato ordinanze illegittime con il pieno suffragio di un miope comando di Polizia locale. Ricorsi al prefetto, ricorsi giudiziari, istanze al Ministero: l’Associazione nazionale coordinamento camperisti dal 1987 e ancora oggi, anno 2013, è costretta ad agire nei confronti del Comune di Cortina a causa dei divieti di sosta “eccetto autovetture” disseminati nel territorio, dei divieti di sosta alle autocaravan e delle sbarre ad altezza ridotta dal suolo».
E la nota se la prende anche con il comandante della polizia locale, Ines De Biasi, «che, dopo aver oculatamente corrisposto per mesi tramite posta elettronica certificata, ha risposto a un’istanza di accesso inviando una raccomandata a carico del destinatario al costo di 7,77 euro oltre 0,60 euro per evadere la pratica».
«Nessuna discriminazione e nessuna polemica», ribatte il comandante De Biasi, «il dialogo è sempre aperto, soprattutto da parte mia che sono stata camperista anni addietro ed apprezzo questo tipo di turismo. Piuttosto dobbiamo tenere conto di un centro cittadino con spazi limitati e che va tutelato. Da qui i cartelli di divieto di parcheggio “eccetto autovetture”, che quindi escludono non solo i camper. Ed è chiaro che, almeno da quando rivesto io questo ruolo, abbiamo fatto la massima attenzione affinché tutti i cartelli rispettino il codice della strada». E per la raccomandata a carico del destinatario al posto della più economica Pec, si sottolinea in Comune, è stato un contingente problema tecnico.
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